Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, giugno 30, 2015

NON SI GOVERNA PER ISTINTO


di Giacomo Stucchi

Da un governo e da un premier che non sono riusciti a far valere la voce del nostro Paese in Europa, per metterlo a riparo dalle disastrose conseguenze della migrazione di massa incontrollata, non c’è da aspettarsi granché nemmeno sul fronte delle conseguenze economiche che la crisi greca potrebbe comportare. Comunque vadano le vicende all’ombra del Partenone il governo di Renzi sembra proprio che non faccia parte della partita, tanto è irrilevante l’attuale peso di Palazzo Chigi nelle dinamiche europee e negli scenari internazionali. In tal senso il tentativo del segretario-presidente di lanciare a mezzo stampa messaggi rassicuranti all’opinione pubblica, sul futuro dell’economia nel nostro Paese anche in caso di un precipitare degli eventi in Grecia, presenta pochissime luci e molte ombre. "L' Italia è già fuori dalla linea del fuoco. Abbiamo iniziato un percorso coraggioso di riforme strutturali, l'economia sta tornando alla crescita e l' ombrello della Bce ci mette al riparo: tre caratteristiche che rendono questa crisi diversa da quella di quattro anni fa", sostiene Renzi in un'intervista a Il Sole 24 Ore. Delle tre cose citate però solo l’ultima, ovvero il Qe dovuto alla politica monetaria di Mario Draghi, è fondata; tutto il resto sembra scivolare più sul piano della propaganda che non dei fatti concreti. A cominciare dal Jobs act (i dati dell’Istat fotografano ancora un’occupazione ferma al palo) le riforme delle quali parla il presidente del Consiglio non producono effetti significativi oppure sono ancora in mezzo al guado. Anche sulla scuola, riformata grazie al ricorso all’ennesimo voto di fiducia in Parlamento, problemi, malumori e contestazioni sono all’ordine del giorno. La verità è che Renzi continua a governare d’istinto, convinto che il suo “fiuto” politico sia sufficiente a portarlo avanti; ma non è così e il crollo nei sondaggi della sua popolarità dimostra che i cittadini non ripongono in lui grande fiducia.

venerdì, giugno 26, 2015

RENZI HA FALLITO IN MOLTE COSE MA SULL'IMMIGRAZIONE SIAMO AL DISASTRO

di Giacomo Stucchi
Abbiamo già più volte denunciato l’incapacità del governo nel gestire i problemi connessi alla migrazione di massa; e il vertice sull'immigrazione svoltosi a Roma tra il premier Matteo Renzi e i presidenti delle Regioni è la conferma di questa inadeguatezza. Su questo fronte, con gli sbarchi che si susseguono sulle nostre coste, le parole e le riunioni non bastano più. Palazzo Chigi sbaglia completamente bersaglio e, anziché prendere posizione nei confronti di un Europa latitante, cerca di scaricare la responsabilità di una situazione disastrosa sulle Regioni che non intendono più accettare un’assurda politica che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Renzi ha fallito in molte cose ma sull’immigrazione siamo al disastro. Pensare di affrontare il flusso che investe il nostro Paese, in modo inarrestabile, con la “strategia” delle pacche sulle spalle o delle battute coi partner europei, come il premier ha fatto a Bruxelles, è pura follia. Così com’è folle mettere contro le Regioni del nord contro le altre facendo dell’immigrazione clandestina una questione politica o ideologica. Qui non c’entrano le posizioni di destra o di sinistra ma il buon senso. Accusano la Lega Nord di fare demagogia intanto però il presidente del Consiglio ci dà ragione quando dice che "i richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati". Ma questo non basta se poi alle parole non seguono fatti concreti e soluzioni concrete da attuare sul campo, altro che piano B! La Lega non ha mai alimentato paure ma chiede con forza che l’esecutivo adotti finalmente una politica sensata che salvaguardi i nostri territori e le nostre comunità. Il Paese ha già fatto la sua parte nell’assistenza e nell’accoglienza ma non si può chiedere ai cittadini di farlo sine die e, soprattutto, mettendo a repentaglio la propria sicurezza.

giovedì, giugno 25, 2015

25/06/15 - SPIRANO - FESTA LEGA NORD




mercoledì, giugno 24, 2015

RENZI TRA LE NUVOLE

di Giacomo Stucchi
L’inaugurazione di un’opera eccezionale frutto dell’ingegneria del nostro Paese, la nuovissima funivia Skyway sul Monte Bianco, è stata per il premier una tentazione troppo forte. In caduta libera nei sondaggi il segretario-presidente spera di risalire la china mettendoci la faccia in un’opera iniziata ben prima dell’avvento del suo governo. Speriamo almeno che tra le nuvole Renzi abbia almeno trovato la bussola per il suo governo visto che, dalla riforma sulla scuola ai decreti attuativi della delega fiscale, la confusione regna sovrana. Proprio in cima al Monte Bianco, conversando con la stampa, il premier ha tra l’altro detto una cosa condivisibile, “l'edilizia da sola vale più della metà dei posti di lavoro persi”, insieme a un’altra incomprensibile, “ma il settore non è ancora ripartito, vedremo se facendo ripartire l'edilizia il Pil fa il salto". Ma di quale salto parla? Attualmente la casa porta nella casse dello Stato la cifra monstre di 50 miliardi di euro che il governo non si è minimamente preoccupato né di calmierare né di razionalizzare. Ma su questo fronte la confusione è ancora maggiore rispetto a prima, perché la maggior parte dei Comuni ha adottato le stesse aliquote Tasi e Imu dell’anno scorso, salvo conguaglio con la rata di dicembre 2015, a causa dell’incertezze sui trasferimenti delle risorse. Insomma oggi è davvero difficile sapere esattamente quanto si dovrà pagare di tasse sulla propria abitazione nell’anno in corso. Per non parlare poi dell’annunciata “rivoluzione” del catasto immobiliare. All’imprescindibile principio dell’invarianza di gettito futuro non crede nessuno. Tutte le simulazioni disponibili dicono infatti che se si dovesse procedere con la riforma più volte annunciata da Palazzo Chigi i valori catastali delle case (di tutte, non solo quelle di pregio o dei centri storici) schizzerebbero a livelli stratosferici; e di conseguenza le tasse che i proprietari degli immobili pagano anche in modo spropositato dopo i balzelli introdotti dai governi Monti, Letta e Renzi.

domenica, giugno 21, 2015

21/06/15 - PONTIDA






venerdì, giugno 19, 2015

19/06/15 - TREVIGLIO - Inaugurazione nuova struttura Comunità AGA contro dipendenze



giovedì, giugno 18, 2015

LE PAROLE IN LIBERTA' DI UN GOVERNO INCAPACE

di Giacomo Stucchi
Se non fosse che al centro del dibattito politico ci sono delle questioni molto serie ci sarebbe da ridere alle affermazioni di certi esponenti della sinistra che imputano alla Lega Nord la volontà di volere alzare dei muri per arginare l’immigrazione. Si tratta di parole in libertà che però danno il senso di come il Pd e il governo, evidentemente a corto di argomenti validi, strumentalizzino il problema per fare della polemica spicciola. Il punto non è il tema dell’integrazione, né quello dell’accoglienza, in quanto su entrambi i fronti il nostro Paese non ha nulla da imparare, ma l'impossibilità per un paese che si rispetti di accettare il fatto che un'immigrazione fuori controllo possa avere luogo sul proprio territorio. All’abnegazione dei nostri uomini e donne in divisa, sia in mare che nelle nostre città, la generosità dei singoli cittadini, fa da contraltare ad un governo incapace di prendere delle decisioni sull’immigrazione di massa come su altre importanti questioni; e che mette in secondo piano la sicurezza stessa dei cittadini. Basti pensare al ministro dell’Interno Alfano che, dopo aver polemizzato per mesi con il Carroccio sui campi rom, adesso, evidentemente preoccupato per il disagio sociale che cresce, sembra quasi condividere le nostre posizioni al punto da dichiarare che: "La nostra regola è: prima l'Italia, prima gli italiani. E proprio per questo principio, noi dovremo buttare fuori, espellere dal territorio nazionale tutti quei rom che non vorranno sottoscrivere un patto con lo Stato italiano, una sorta di patto di emersione dalla loro condizione, a volte borderline rispetto al nostro paese. Chi non lo vorrà fare, oltre ad abbandonare comunque i campi rom, dovrà essere espulso." Non sappiamo naturalmente in cosa consista questo patto ma meglio tardi che mai! Speriamo solo che non si tratti dell'ennesimo annuncio, al quale poi non seguono fatti concreti. Siamo lieti quindi di apprendere che anche Alfano abbia finalmente compreso che certe condizioni di illegalità, sui rom come su chiunque altro, non possono essere più tollerate. Ma perché quando era la Lega a dirlo veniva tacciata di razzismo e xenofobia?

ZOGNO - FESTA LEGA NORD




martedì, giugno 16, 2015

SULL'IMMIGRAZIONE APPROCCIO SBAGLIATO

di Giacomo Stucchi
L’immigrazione di massa incontrollata alla quale stiamo assistendo in questi giorni non è un’emergenza improvvisa, della quale non era possibile prevedere gli esiti, ma la diretta conseguenza di un approccio sbagliato al fenomeno. Inutile oggi prendersela solo con chi chiude le frontiere per difendere il proprio paese e fare l’ennesimo annuncio su un ipotetico “piano B” del quale nessuno sa niente. La verità è che il governo non ha mai preso di petto la situazione e si è illuso che l’Europa, prima o poi, avrebbe dato una mano al nostro paese. Invece l’Ue ha continuato a latitare e il tanto propagandato “cambio di passo” ottenuto da Renzi è stato solo un boomerang. Avere coinvolto i partner europei nell’assistenza in mare degli immigrati ha infatti peggiorato la situazione, perché le nostre coste sono state l’unico approdo per le navi delle altre Marine. L’immigrazione fuori controllo ha poi portato a situazioni come quella di Ventimiglia dove, grazie all’intervento delle forze dell’ordine, si è cominciato a far sgombrare gli immigrati che dormivano da giorni in accampamenti improvvisati. Ma anche in questa circostanza il governo è tardivo nel prendere delle decisioni. Gli immigrarti non dovrebbero bivaccare nemmeno un minuto né sugli scogli, né nelle nostre città; e non per razzismo ma per buon senso. Dappertutto i paesi difendono i loro confini, solo da noi succede che un governo, non all’altezza della situazione, non lo faccia; facendo anche finta di non vedere che solo una minoranza di chi sbarca sulle nostre coste ottiene poi l’asilo politico. Da molto tempo sosteniamo che per fermare gli sbarchi bisogna non fare partire più i barconi; e allestire dei punti di assistenza sulle coste africane per verificare chi ha i requisiti per ottenere l’asilo politico. Noi, se fossimo al governo, ci occuperemmo anche di queste cose. Renzi, il Pd e company, invece, che al governo ci stanno da oltre un anno, hanno preferito occuparsi d’altro; e poi si chiedono perché la gente non li vota più!

domenica, giugno 14, 2015

14/06/15 - ALME' - Festa LegaNordPadania



sabato, giugno 13, 2015

13/06/15 - Manifestazione Lega Nord "Stop Invasione"fuori dalla Prefettura di Bergamo.





martedì, giugno 09, 2015

SUGLI SBARCHI RENZI TROVA UNA SOLUZIONE PEGGIORE DEL MALE

di Giacomo Stucchi
E’ sbagliato, oltre che irresponsabile, trasformare il problema dell’immigrazione di massa in uno scontro tra Nord e Sud. Si tratta di un tentativo maldestro e fuori luogo che il governo Renzi sta perpetrando per nascondere il fallimento della sua politica. Che ha visto nei mesi scorsi il totale disinteresse di Palazzo Chigi ma anche una sorprendente sottovalutazione del fenomeno e della sue conseguenze. Con tutto il rispetto per il comandante della nave britannica impiegata nel dispositivo Triton che ha rivelato come siano almeno in cinquecentomila gli immigrati pronti a salpare, per poi essere aiutati a sbarcare sulle nostre coste, non occorreva certo aspettare l’ufficiale inglese per avere delle informazioni che da tempo sono note a chi di dovere. Ma il governo Renzi, anziché difendere gli interessi del paese, ha mantenuto un ruolo subalterno rispetto all’Ue, facendosi peraltro prendere in giro da Bruxelles con la ridicola “soluzione” delle quote. Il risultato è che le navi di mezza Europa ogni giorno fanno sbarcare nei nostri porti migliaia di immigrati che poi dobbiamo controllare e assistere. Il governo dove pensa di alloggiare tutta questa gente e con quali risorse economiche? Contro il buon senso e contro ogni logica il premier-segretario Renzi, con la complicità di Alfano, disposto a tutto pur di rimanere incollato alla poltrona, vogliono trasformare i nostri territori in un immenso campo profughi. E pur di convincere i Comuni a farsi carico di migliaia di persone sono disposti persino a una deroga al patto di stabilità per le città del Nord (che per i governi tecnici e di sinistra è sempre stato un totem intoccabile) ma anche alla concessione di maggiori risorse, assistenza e misure compensative a quelle del Sud. Un piano folle e, forse, la peggiore strategia possibile per rispondere all’ondata migratoria in arrivo dalla Libia. Ancora peggio, poi, se queste sciagurate idee dovessero essere messe nero su bianco in un decreto legge.

UN VOTO PER DIRE NO AI GOVERNI VESSATORI DELLA SINISTRA

di Giacomo Stucchi
Analisi dei flussi elettorali e statistiche possono di certo aiutare a capire il dato numerico del successo della Lega Nord alle elezioni regionali di domenica scorsa. Il Carroccio, infatti, per percentuali e termini di voti assoluti è l’unico vero vincitore. Ma per comprendere sino in fondo il valore politico di questa vittoria bisogna guardare oltre ai numeri e soffermarsi sui temi che la Lega ha portato avanti non solo in campagna elettorale ma negli ultimi anni. Sin da quando, nell’ormai lontano 2011, hanno cessato di governare in questo paese esecutivi espressione di un’autentica volontà popolare. Avere insediato dei governi con delle manovre di palazzo, operazioni delle quali il principale responsabile è stato certamente il Pd, si è infatti rivelata una strada profondamente sbagliata. La Lega ha sempre votato contro questi governi perché ha sempre avuto lucido e chiaro il disegno di certe forze politiche che, sull’onda dell’emergenza, avrebbero poi adottato provvedimenti deleteri per i cittadini. Basti pensare ai disastri provocati dalla riforma delle pensioni voluta dalla Fornero, approvata grazie al sostegno del Pd e dello stesso Renzi (che pur non essendo nè in Parlamento nè al governo, ma pur sempre in piena corsa per la conquista della segreteria del suo partito, la giudicò “positiva”), per capire molto degli eventi di oggi. La verità è che il Pd, anche con Renzi, ha continuato ad essere l’architrave sul quale si poggia uno Stato centralista e vessatore; che non si cura di mettere sotto controllo la spesa pubblica perchè tanto sa già che continuerà a finanziarla con nuove tasse. La stratosferica pressione fiscale sulla casa ma anche sugli immobili industriali e sui terreni agricoli, che il premier non si è minimamente curato di alleggerire, è del resto la rappresentazione plastica di come la sinistra di governo voglia continuare a tartassare il cittadino. A queste politiche gli elettori, dal Veneto alla Liguria, dalla Toscana all’Umbria, hanno chiaramente detto no.

giovedì, giugno 04, 2015

04/06/15 - POGNANO - Festa Lega Nord