LE PAROLE IN LIBERTA' DI UN GOVERNO INCAPACE
di Giacomo Stucchi
Se non fosse che al centro del dibattito politico ci sono delle questioni
molto serie ci sarebbe da ridere alle affermazioni di certi esponenti della
sinistra che imputano alla Lega Nord la volontà di volere alzare dei muri per
arginare l’immigrazione. Si tratta di parole in libertà che però danno il senso
di come il Pd e il governo, evidentemente a corto di argomenti validi,
strumentalizzino il problema per fare della polemica spicciola. Il punto non è
il tema dell’integrazione, né quello dell’accoglienza, in quanto su entrambi i fronti
il nostro Paese non ha nulla da imparare, ma l'impossibilità per
un paese che si rispetti di accettare il fatto che un'immigrazione fuori
controllo possa avere luogo sul proprio territorio. All’abnegazione dei nostri
uomini e donne in divisa, sia in mare che nelle nostre città, la generosità
dei singoli cittadini, fa da contraltare ad un governo incapace di prendere delle
decisioni sull’immigrazione di massa come su altre importanti questioni; e che
mette in secondo piano la sicurezza stessa dei cittadini. Basti pensare al
ministro dell’Interno Alfano che, dopo aver polemizzato per mesi con il
Carroccio sui campi rom, adesso, evidentemente preoccupato per il disagio
sociale che cresce, sembra quasi condividere le nostre posizioni al punto da
dichiarare che: "La nostra regola è: prima l'Italia, prima gli italiani. E
proprio per questo principio, noi dovremo buttare fuori, espellere dal
territorio nazionale tutti quei rom che non vorranno sottoscrivere un patto con
lo Stato italiano, una sorta di patto di emersione dalla loro condizione, a
volte borderline rispetto al nostro paese. Chi non lo vorrà fare, oltre ad
abbandonare comunque i campi rom, dovrà essere espulso." Non sappiamo
naturalmente in cosa consista questo patto ma meglio tardi che mai! Speriamo
solo che non si tratti dell'ennesimo annuncio, al quale poi non seguono fatti
concreti. Siamo lieti quindi di apprendere che anche Alfano abbia finalmente
compreso che certe condizioni di illegalità, sui rom come su chiunque altro, non
possono essere più tollerate. Ma perché quando era la Lega a dirlo veniva
tacciata di razzismo e xenofobia?
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