QUELLE INDICAZIONI DEL VOTO DALLE QUALI NON SI PUO' PRESCINDERE
La più importante indicazione che il responso delle urne ha determinato, senza nessuna possibilità di equivoco, è che il centrodestra e, in primis, la Lega provino ad espletare ogni tentativo per dare un governo al Paese. Si tratta, quindi, di rispettare la volontà degli elettori che non capirebbero nessuna soluzione di governo che, ancorché in nome della “responsabilità”, contempli l’esclusione del centrodestra. È molto probabile, peraltro, che uno scenario di questo tipo allontanerebbe di nuovo dalla politica i cittadini che fortunatamente lo scorso 4 marzo, dando una grande prova di democrazia, sono andati a votare in buon numero; ma si sentirebbero di certo traditi se chi è stato premiato con il voto delle urne non entri poi nella stanza dei bottoni per provare a realizzare il programma che è stato proposto agli elettori. Un altro dato scaturito dalle urne è poi quello che vede il centrodestra come la coalizione più vicina alla maggioranza assoluta in entrambe le Camere. Vicina ma, purtroppo, non abbastanza per essere autosufficiente. Ecco perché la decisione degli alleati del centrodestra di dialogare con le altre forze politiche che saranno rappresentate in Parlamento, per provare a trovare un’intesa sia sulle presidenze di Camera e Senato, sia sul governo, è quanto mai opportuna e necessaria. Ben venga, quindi, la possibilità che questa strada porti, alla luce del sole e senza abiurare al programma elettorale che gli elettori hanno ampiamente dimostrato di gradire, ad avere i numeri che servono a far nascere un nuovo governo. Quale migliore occasione,quindi, per chi volesse dimostrare davvero di avere a cuore le sorti politiche del Paese, se non quella di dare un supporto a chi intende realizzare quelle cose che i cittadini hanno dimostrato di condividere con il loro voto.