Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, marzo 07, 2017

LE PROPOSTE EVERGREEN DI GENTILONI PER RIMANERE INCOLLATO ALLA POLTRONA

di Giacomo Stucchi
 
E’ difficile immaginare che Matteo Renzi non sapesse nulla delle esternazioni di Paolo Gentiloni, che di fatto sembrerebbero allungare la vita al governo e alla legislatura. Anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, avendo a che fare con un partito, il Pd, e un suo esponente, Matteo Renzi, che hanno nella volubilità la caratteristica principale.
  
Probabilmente l’ex premier, obtorto collo, ha preso atto che le vicende congressuali, da un lato, e quelle legate all’inchiesta sulla Consip, dall’altro lato, per il momento non lo mettono nelle condizioni di dettare né i tempi né i modi dei prossimi passaggi politici ed istituzionali. Inoltre gli stessi passaggi, a giudicare dai sondaggi che vedono in caduta libera il Pd, si annunciano molto complicati per il partito di maggioranza relativa.
 
Avanti, allora, con un Gentiloni che si ritrova così catapultato al centro della scena politica, malgrado il parere contrario della maggioranza dei cittadini, che vorrebbe andare a votare al più presto, e i fallimenti dei governi a guida Pd che i dati Ocse certificano per un' Italia ultima tra i grandi Paesi europei per quanto riguarda la crescita, nel 2016 ma anche nel 2017 e nel 2018. Avanti, quindi, con un'agenda di governo dettata da Matteo Renzi ma che smentisce se stesso.

"L'obiettivo del prossimo Documento di Economia e Finanza - ha infatti detto il premier in un'intervista televisiva - è un ulteriore abbassamento delle tasse sul lavoro: dobbiamo rendere gli investimenti sul lavoro più vantaggiosi". Ma come, mirabolanti risultati su questo fronte non erano già stati raggiunti con il Jobs Act? E il bonus degli 80 euro, non avrebbe dovuto lasciare in tasca ai lavoratori i denari utili a far ripartire i consumi?
 
Gentiloni, poi, non ha dubbi su quale sia il rimedio per rimettere in moto il Paese e avanza la proposta evergreen sul rilancio del Mezzogiorno. Peccato, però, si tratti solo di buoni propositi, sentiti già centinaia di volte in passato, che dicono tutto e niente; e che si scioglieranno come neve al sole una volta passata la campagna elettorale.

Ma per Gentiloni e i suoi ministri ogni argomento è buono pur di rimanere incollati alla poltrona; e con essi una maggioranza parlamentare, costituita dal Pd e dai suoi alleati, sempre più consapevole di essere arrivata alla fine di un ciclo e, proprio per questo, restia a mollare potere e cadrega.