LE PROPOSTE EVERGREEN DI GENTILONI PER RIMANERE INCOLLATO ALLA POLTRONA
di Giacomo Stucchi
E’ difficile immaginare che Matteo Renzi non sapesse nulla
delle esternazioni di Paolo Gentiloni, che di
fatto sembrerebbero allungare la vita al governo e alla legislatura. Anche in
questo caso il condizionale è d’obbligo, avendo a che fare con un partito, il
Pd, e un suo esponente, Matteo Renzi, che hanno nella
volubilità la caratteristica principale.
Probabilmente l’ex premier, obtorto collo, ha preso atto che le vicende
congressuali, da un lato, e quelle legate all’inchiesta sulla Consip,
dall’altro lato, per il momento non lo mettono nelle condizioni di dettare né i
tempi né i modi dei prossimi passaggi politici ed istituzionali. Inoltre gli
stessi passaggi, a giudicare dai sondaggi che vedono in caduta libera il Pd, si
annunciano molto complicati per il partito di maggioranza relativa.
Avanti, allora, con un Gentiloni che si ritrova così catapultato al centro
della scena politica, malgrado il parere contrario della maggioranza dei cittadini, che vorrebbe
andare a votare al più presto, e i fallimenti dei governi a guida Pd che i
dati Ocse certificano per un' Italia ultima tra i grandi Paesi europei per
quanto riguarda la crescita, nel 2016 ma anche nel 2017 e nel 2018. Avanti,
quindi, con un'agenda di governo dettata da Matteo Renzi
ma che smentisce se stesso.
"L'obiettivo del prossimo Documento di Economia e Finanza - ha infatti detto il premier in un'intervista televisiva - è un ulteriore abbassamento delle tasse sul lavoro: dobbiamo rendere gli investimenti sul lavoro più vantaggiosi". Ma come, mirabolanti risultati su questo fronte non erano già stati raggiunti con il Jobs Act? E il bonus degli 80 euro, non avrebbe dovuto lasciare in tasca ai lavoratori i denari utili a far ripartire i consumi?
"L'obiettivo del prossimo Documento di Economia e Finanza - ha infatti detto il premier in un'intervista televisiva - è un ulteriore abbassamento delle tasse sul lavoro: dobbiamo rendere gli investimenti sul lavoro più vantaggiosi". Ma come, mirabolanti risultati su questo fronte non erano già stati raggiunti con il Jobs Act? E il bonus degli 80 euro, non avrebbe dovuto lasciare in tasca ai lavoratori i denari utili a far ripartire i consumi?
Gentiloni, poi, non ha dubbi su quale sia il rimedio per
rimettere in moto il Paese e avanza la proposta evergreen sul rilancio del
Mezzogiorno. Peccato, però, si tratti solo di buoni propositi, sentiti già
centinaia di volte in passato, che dicono tutto e niente; e che si scioglieranno
come neve al sole una volta passata la campagna elettorale.
Ma per Gentiloni e i suoi ministri ogni argomento è buono pur di rimanere incollati alla poltrona; e con essi una maggioranza parlamentare, costituita dal Pd e dai suoi alleati, sempre più consapevole di essere arrivata alla fine di un ciclo e, proprio per questo, restia a mollare potere e cadrega.
Ma per Gentiloni e i suoi ministri ogni argomento è buono pur di rimanere incollati alla poltrona; e con essi una maggioranza parlamentare, costituita dal Pd e dai suoi alleati, sempre più consapevole di essere arrivata alla fine di un ciclo e, proprio per questo, restia a mollare potere e cadrega.
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