MENTRE L'ASSISE DEI MILLE LITIGA I CITTADINI PER BENE AFFOGANO
di Giacomo Stucchi
Ma vi pare una cosa possibile che le risposte che milioni di persone
attendono su economia, sociale e sicurezza, dipendano dagli umori dei dirigenti
del Pd? Dopo la direzione di lunedì scorso, che aveva sancito l’avvio delle
procedure congressuali, adesso in quel partito si sono inventati la conferenza
programmatica che precederà l'assemblea nazionale di mille delegati per decidere
se, quando e come, una parte del partito manderà a quel paese il segretario
dimissionario e se ne andrà per la propria strada. Nei palazzi della politica
romana i parlamentari della maggioranza pensano soprattutto alle vicende del Pd,
alle sue correnti, al segretario che si dimetterà, a quelli che vorrebbero
prendere il suo posto, ma nessuno lavora seriamente a uno straccio di proposta
di legge elettorale per portare presto e bene il Paese alle urne. Meno che meno
qualcuno, nel governo e nella maggioranza che lo tiene in vita, è disposto ad
occuparsi di provvedimenti economici in grado di aiutare chi non riesce più ad
andare avanti. Cittadini impotenti e vessati sono così costretti, per
rivendicare loro diritti, ad andare a protestare sotto i palazzi del potere.
Come nel caso di Giuseppe Effendi, il 46enne bergamasco venuto a Roma per far
sentire la sua voce contro le ingiustizie subite da una multinazionale che gli
ha tolto il suo distributore di benzina portato avanti, insieme a suo padre
Leone, in vent’anni di duro lavoro. Io mi chiedo che Paese è mai questo? E come
possono definirsi coloro che governano senza tutelare i cittadini che pagano le
tasse, non delinquono e sono rispettosi delle legge, eppure devono recarsi sotto
i palazzi della politica romana per far sentire la loro voce? A Palazzo Chigi
esultano e strombazzano per miseri risultati dello zero virgola, ma tacciono
dinanzi a una pressione fiscale asfissiante che impedisce a un cittadino onesto
di portare avanti una qualsiasi piccola attività, che però serve a mantenere decine di
migliaia di immigrati clandestini. Noi pensiamo che la misura sia colma, ma
l'assise dei mille continuerà ad occuparsi di congressi e conferenze
nell’illusone di parlare ad un elettorato che, però, da tempo non li ascolta
più e non vede l’ora di mandarli tutti a casa.
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