Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, febbraio 09, 2017

IL PD TIENE IL PAESE IN STALLO

di Giacomo Stucchi
È inutile girarci intorno con le parole, fino a quando le diverse correnti che si guardano in cagnesco all’interno del Pd non si metteranno d’accordo la situazione politica non si sbloccherà. Al di là dei passaggi importanti, come la pubblicazione delle motivazioni della sentenza con la quale la Consulta ha in parte bocciato l’Italicum, la verità è che tutto rimane bloccato perché nel Pd nessuno si fida dell’altro; e non potrebbe essere diversamente considerato che è stato proprio l’ex premier Renzi, con l’ormai famoso “stai sereno Enrico”, ad inaugurare in questa legislatura la stagione delle congiure. A fare le spese di questa situazione di stallo sono i cittadini che, oltre alla paralisi politica, si trovano anche a pagare i conti della politica renziana. Come accaduto con l'approvazione della legge per il salvataggio delle banche, con la quale tra l'altro non saranno resi i nomi di chi le ha affossate, e coi famosi 80 euro che, con un costo di circa 10 miliardi di euro ogni anno, non sono serviti a risollevare l’economia ma sono stati confermati anche per il 2017 perchè servivano a Renzi per vincere il referendum. Sappiamo com’è andata e sappiamo anche che sono oltre 4 milioni le persone che nel nostro Paese vivono in condizioni di povertà assoluta, alla faccia delle politiche sociali del Pd. Insomma, se il governo-fotocopia di Gentiloni si appresta a varare una correzione dei conti, obbedendo ai diktat dell’Ue, è anche perché nei mesi scorsi l’esecutivo che lo ha preceduto ha sperperato miliardi di euro raschiando il fondo del barile del bilancio. Ma il paradosso è che, ieri come oggi, è sempre Padoan a tenere i cordoni della borsa! Siamo al delirio, il ministro del Tesoro che solo un paio di mesi fa è rimasto silente dinanzi alle dissennate politiche economiche e sociali varate da Renzi è lo stesso che si appresta a introdurre nuove tasse.