NEGLI ATTUALI SCENARI INTERNAZIONALI NON C'E' SPAZIO PER L'APPROSIMAZIONE
di Giacomo Stucchi
Il grido d’allarme sui rischi che un’immigrazione incontrollata potrebbe
rappresentare per la sicurezza del Paese noi della Lega Nord lo abbiamo lanciato
da tempo. Qui non si tratta di alimentare paure e preoccupazioni, che pur
esistono ma che devono essere controllate, ma di denunciare l’incapacità del
governo su tutti i fronti. In primis su quello della prevenzione, per aver
messo in piedi un’operazione come Mare Nostrum che ha portato sulle nostre
coste, per di più a bordo delle navi della Marina utilizzate come traghetti,
170.00 immigrati solo nel 2014. Constatato il disastro il governo è poi corso
ai ripari con Triton ma ormai il danno era fatto, sicché i numeri degli sbarchi
del 2015 si annunciano già allarmanti e le nostre strutture di accoglienza al
collasso. Il governo ha poi fallito anche sul piano della capacità di reazione
alle mutate circostanze sull’altra sponda del Mediterraneo. Dinanzi alle minacce
dei tagliagole jihadisti, e ai loro atti disumani sulla spiaggia libica, i
ministri hanno dato due o tre versioni diverse su come reagire, per giungere poi
alla conclusione, come dichiarato dal presidente del Consiglio, che un intervento
militare non era in programma nell’immediato. Eppure il ministro della difesa,
appena il giorno prima, aveva parlato di cinquemila uomini da inviare subito!
Tanta approssimazione preoccupa ancor di più se si pensa che nessuno può
escludere che la presenza in Libia dell’Isis si possa tradurre in un possibile
controllo da parte dei suoi miliziani delle partenze dei gommoni carichi di
immigrati, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero. Insomma, a fronte di
scenari internazionali che mutano in fretta, in Libia ma non solo, a un governo
che non fosse in grado di reagire prontamente la situazione potrebbe davvero
sfuggire di mano, con delle conseguenze non certo piacevoli.
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