IL PD PIGLIA TUTTO
di Giacomo Stucchi
Forse oggi, dopo l’ennesima sberla, Berlusconi avrà capito che il patto del
Nazareno va avanti solo se si fa quello che dice Renzi. Forza Italia, salvo
qualche eccezione, si è acconciata a votare delle pessime riforme, sia per
quanto riguarda la nuova legge elettorale, fatta su misura per il Pd, sia per il
sistema parlamentare, ridotto a poco più di uno strumento di ratifica nelle mani
del premier. In nome di questo “sacrificio” è possibile che l’ex Cavaliere si
aspettasse di poter dire la sua sulla scelta del prossimo inquilino del
Quirinale. Ma così non sarà perchè il nome di Sergio Mattarella, ufficializzato
da Renzi poco prima dell’inizio delle votazioni per l’elezione del nuovo
presidente della Repubblica, non è certo tra quelli desiderati da Berlusconi.
Gioca invece a favore di Renzi l’istinto di sopravvivenza del suo partito che,
pur di evitare il bis del 2013, con le immaginabili disastrose conseguenze,
potrebbe alla fine effettivamente convergere sul nome di Mattarella. Vedremo se
le cose andranno davvero così perchè l’esperienza insegna che quando c’è di
mezzo il Pd, con le sue dinamiche interne, nulla si può dare per scontato.
Comunque vada resta il fatto che un partito dilaniato su tutto, che non riesce
né a governare né a trovare delle soluzioni efficaci ai tanti problemi ancora
sul tappeto (in primis quelli economici), dopo avare occupato tutti i maggiori
incarichi istituzionali, si appresta a prendersi anche il Quirinale per i
prossimi sette anni. Speriamo
almeno che questa vicenda porti a più miti consigli, prima che sia troppo
tardi e passino
definitivamente alcune delle riforme poste in cantiere dal governo, coloro che sino ad oggi in Parlamento hanno fatto finta di non vedere e
di non capire.
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