IL BISOGNO DEI CITTADINI MAI STATO IN CIMA AI PENSIERI DEL GOVERNO RENZI
di Giacomo Stucchi
Più che commentare il discorso di insediamento, nel quale come sempre accade
ognuno vi legge ciò che più interessa, preferisco aspettare e giudicare
l’operato del nuovo presidente della Repubblica dalle sue scelte. L’invito di
Mattarella a prestare attenzione “ai bisogni dei cittadini” penso però vada
rivolto principalmente al governo Renzi, che nei dodici mesi già trascorsi a
Palazzo Chigi non ha proprio avvertito come primaria tale esigenza. I dati
dell’economia reale parlano infatti di una società impoverita e impaurita, con
grandissime difficoltà ad onorare i propri impegni (come il pagamento di un
mutuo o di una casa in affitto), incapace di reagire perché messa alle strette
da una politica fiscale che stronca sul nascere ogni velleità di ripresa. Basti
pensare al trattamento riservato dal governo alle partite Iva, in particolare
quelle interessate al nuovo regime dei minimi, per capire che la ricetta
economica della sinistra è sempre la stessa e consiste nel tartassare il povero
cittadino. Sul piano squisitamente politico il premier ha detto di voler mettere
il turbo alle riforme e Alfano ha ribadito che queste andranno avanti, ma
intanto nella maggioranza sono già volati gli stracci con il presidente del
Consiglio che ha dichiarato di non voler perdere tempo a dialogare coi
partitini, che invitava anzi a leccarsi le ferite. Insomma, l’aria che tira
dalle parti dell’esecutivo non è certo delle migliori; e quindi se fino ad oggi
la maggioranza che lo sostiene non è stata in grado di ottenere alcun risultato
concreto, niente lascia sperare che questo possa accadere nel momento in cui le
scorie dell'elezione quirinalizia avranno bisogno ancora di tempo per essere
smaltite. Nel frattempo l’impressione è che il presidente del Consiglio
continuerà a fare ciò che gli riesce meglio, ovvero andare avanti con la sua
politica dei due, tre o anche quattro forni, con l’unico intento di restare
sulla sua poltrona il più a lungo possibile ma incurante delle reali esigenze
dei cittadini.
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