Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, novembre 24, 2016

SE VINCE IL SI' SAREMO ANCORA LO ZERBINO DELL'UE

di Giacomo Stucchi
Non essendo riusciti Renzi e Boschi a convincere i cittadini della bontà della loro “schiforma”, intervengono adesso gli opinionisti contigui al governo a tentare di persuadere gli elettori. La loro tesi è che se vincesse il No si indebolirebbe il nostro Paese in Europa. Un’affermazione che, se non fosse per la serietà delle sue implicazioni, saprebbe tanto di barzelletta. Con il governo in carica, infatti, il nostro Paese è già debole in Europa, essendosi totalmente assoggettato a tutti i suoi diktat e facendo soltanto finta di ribellarsi per conquistare qualche voto in più alla vigilia dell'importante appuntamento referendario. La verità è che Renzi a Bruxelles conta davvero poco. Basta pensare, solo per citare l’ultimo caso, allo schiaffone avuto dal premier con la promozione del vice direttore-generale del Dipartimento Migrazione e Affari Interni Ue. Si tratta di un funzionario, Simon Mordue, il cui nome dice poco all’opinione pubblica ma che, essendo di nazionalità britannica, di un Paese cioè che sta per uscire dall'Ue, la dice lunga su quale sia la considerazione che la Commissione Europea ha dell’attuale inquilino di Palazzo Chigi. Ovviamente non si discute sulla persona scelta a ricoprire quel ruolo ma su come, ancora una volta, l’esecutivo non sia riuscito a imporre in sede comunitaria una posizione a noi più favorevole; e direi anche più logica. Infatti, se è vero, com’è vero, che le nostre coste sono l’approdo di migliaia e migliaia di immigrati, sarebbe stato opportuno che a occuparsi di questi temi ci fosse stato un funzionario italiano. Questa circostanza, unitamente al botta e risposta sulla manovra economica, sulla quale peraltro l‘Ue sta solo aspettando che passi il 4 dicembre per dire fino in fondo come la pensa sui nostri conti pubblici, dimostrano la scarsa considerazione che il governo Renzi ha in Europa. Se vince il Sì, quindi, oltre ad avere una pessima riforma costituzionale, che non risolve nemmeno uno dei tanti problemi sul tappeto, continueremo ad avere un governo zerbino dell’Unione europea e delle sue imposizioni. Una ragione in più, quindi, per votare No e per cercare di convincere gli indecisi a fare lo stesso.