Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, aprile 21, 2016

QUEI MESI ALLA GUIDA DEL GOVERNO CHE NON SERVONO A NESSUNO

di Giacomo Stucchi
 
Al di là delle questioni interne al PD, unico partito di governo al mondo capace di litigare anche su provvedimenti già approvati in Parlamento, come sta accadendo per la mancata firma degli esponenti della sinistra dem alla richiesta di referendum confermativo voluta da Renzi, la cosa che più interessa ai cittadini, avulsi dalle beghe di palazzo e dalle conte interne ai partiti di potere, e' sapere cosa farà di concreto il governo nel breve periodo. L'impressione è che a riguardo il premier abbia intenzione di galleggiare sei mesi, quanti ne passano da oggi alla celebrazione del referendum sulla riforma costituzionale, senza fare alcunché oltre a cimentarsi nelle solite chiacchiere alle quali, purtroppo, ci ha ormai abituato. Riguardo poi alle dinamiche internazionali, dalla Brexit alle politiche economiche e finanziarie dell'Ue, per non parlare dell'approccio al fenomeno dell'immigrazione clandestina sul quale adesso abbiamo avuto un'altra "perla di saggezza" con la lettera di Juncker al premier, il Paese continua ad essere in balia degli eventi senza avere alcuna voce in capitolo. Sul fronte interno, apprendiamo dai giornali che le prossime mosse del governo potrebbero essere quelle di incrementare o estendere il bonus già "elargito" a una platea di contribuenti e alla base, anche secondo il parere di numerosi autorevoli osservatori, del risultato elettorale del Pd alle elezioni europee del 2014. Da allora ad oggi, però, di acqua sotto i ponti della politica e dell'economia ne è passata tanta. In particolare Renzi non ha saputo sfruttare le favorevoli congiunture economiche, dal ribasso del prezzo del petrolio alla politica monetaria della Banca europea, mostrandosi incapace di mettere a frutto queste condizioni, che secondo molti analisti potrebbero presto volgere al termine, per rilanciare davvero l'economia. Pensare ad una lunga campagna elettorale sulla riforma costituzionale, con in primis le fazioni interne al PD, e poi quelle tra partiti all'interno del governo, a litigare su legge elettorale e quant'altro, al solo e unico scopo di approvare riforme che assicurino un posto al sole alle forze politiche coalizzate attorno a Renzi, è pura follia. Bisogna da subito intervenire per affrontare l'emergenza economica (per risolvere la quale non c'è traccia di soluzioni concrete nel Def recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri e fatto per lo più di aria fritta) attraverso una riduzione seria delle aliquote fiscali; favorire un rilancio serio dell'occupazione abolendo la legge Fornero, che impedisce ai lavoratori di andare in pensione e ai giovani di trovare un lavoro; e prendere di petto, finalmente, il pericolosissimo fenomeno dell'immigrazione di massa che ormai è costantemente riversato sulle nostre coste. Nascondere la polvere sotto il tappeto, e far finta per i prossimi sei mesi che tutti questi problemi non esistano, è una grossa responsabilità che sia il premier sia il governo si assumono e della quale dovranno rispondere ai cittadini.