Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, marzo 24, 2016

SULLA SICUREZZA NIENTE E' PIU' COME PRIMA

di Giacomo Stucchi
La sicurezza oggi deve fare i conti con un nemico reale che va combattuto, sia a livello simmetrico che asimmetrico. Quindi con “offensive”, come se fosse una vera contrapposizione bellica, ma anche con un'azione di prevenzione delle azioni asimmetriche, che sono poi gli attentati. Purtroppo, invece, a livello europeo si discute ancora sulla necessità di un maggiore coordinamento tra l'intelligence e le forze di sicurezza, mentre il governo Renzi insiste con gli investimenti sulla cultura che, ancorché lodevoli, non possono certo risolvere il problema della sicurezza. A cominciare dai ghetti delle nostre città dove vivono persone che non parlano la nostra lingua e non conoscono e rispettano la nostra legge. Non sono bastati gli attentati di Madrid, Londra Parigi e adesso anche quelli di Bruxelles, per convincere chi di dovere a cambiare atteggiamento per tutelare gli interessi e la sicurezza di tutti. In questa grave lacuna il fondamentalismo islamico si è incuneato e minaccia ora, dall'interno delle nostre comunità, l'incolumità stessa dei cittadini europei. Che, certo, non possono essere costretti a stravolgere le loro abitudini o cambiare lo stile di vita per paura degli atti terroristici. Questo piuttosto è l'obiettivo di Daesh, che ci vuole imporre con la paura una sorta di impossibilità di vivere. Bisogna fare quel che si è sempre fatto, magari con maggiore attenzione e segnalando alle forze dell'ordine ogni cosa sospetta. Non di certo come in Belgio, però, dove i troppi errori commessi sul piano delle sicurezza sono costati la vita a molte persone. Una defaillance inammissibile che non può più ripetersi. Così come è davvero inaccettabile che l’Europa non sappia porre un freno a questa deriva stragista e perda tempo prezioso persino per attuare il regolamento sullo scambio dei dati sui biglietti aerei. Su questo tipo di integrazione europea sono direttamente i governi a doverne rispondere e non gli organi comunitari, spetta alle cancellerie trovare il modo di far si che l'Europa non sia un terreno fertile per Daesh. Speriamo, quindi, di non assistere all'ennesimo inutile vertice europeo ma che ci sia qualcosa di più concreto.