CON RENZI A PALAZZO CHIGI PIU' DUBBI CHE CERTEZZE
di Giacomo Stucchi
"L'Italia è tornata", dice Renzi, ma la realtà è ben
diversa. A Palazzo Chigi continuano a ripetere come un mantra di aver reso
“credibile” il Paese e di aver messo al “centro dell’attenzione” dell’agenda
europea alcune importanti questioni, come il tema del controllo
dell’immigrazione e quella della flessibilità dei conti pubblici. Se da un lato
è troppo facile osservare come siano i fatti a smentire queste affermazioni,
dall’altro lato non può che crescere la preoccupazione per la politica
dell’improvvisazione che continua a caratterizzare l’azione del governo Renzi.
Appare evidente a tutti, infatti, come delle molte questioni sul tappeto, con
l’Ue ma non solo, non una è stata risolta. E se oggi il premier si “concentra”
su temi quali quelle delle adozioni gay o del licenziamento dei dipendenti
fannulloni, annunciando peraltro l'adozione di misure che esistono già, è solo
perché sino ad oggi non ne ha azzeccata una. Nessuno nega che, sia sugli scenari
internazionali sia per quanto riguarda i problemi interni, i fronti siano tanti
e alcuni anche molto complicati; ma, proprio per questo motivo, servirebbe un
governo all’altezza della situazione. Ai proclami dell'esecutivo in carica,
invece, non crede più nessuno. D’altra parte, che credibilità può avere un
governo in difficoltà persino con il suo rappresentante in seno alla Commissione
europea, l’ex ministro degli Esteri Federica Mogherini, che nel ruolo di Alto
rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
avrebbe dovuto quantomeno “tutelare” gli interessi del Paese e invece sembra fare solo
quelli dell'Ue? E che credibilità può mai avere il governo in tema di politiche
bancarie, materia peraltro piena di novità in quest’anno appena iniziato,
quando un familiare di un ministro di primo piano è implicato in vicende che
riguardano istituti bancari di casa nostra sulle quali ogni giorno si apprendono
nuovi inquietanti particolari? Sono domande che non potranno rimanere per sempre
senza risposta.
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