LE PRIORITA' DI RENZI NON SONO QUELLE DEI CITTADINI
di Giacomo Stucchi
L’intervento del premier alla Luiss, con il quale ha per lo più magnificato
la nuova legge elettorale sostenendo che sarà copiata in tutta Europa,
rappresenta l’iperbole della propaganda renziana. Pensavamo di averle sentite
davvero tutte ma questa dichiarazione di Renzi batte le altre per eccesso
di autocelebrazione. Peccato che quasi in coincidenza con queste affermazioni
un altro dato, ma questa volta più realistico e concreto, sia stato
“riconosciuto” al nostro Paese dall’Ocse che, col 90%, ci ha posto al vertice
delle classifiche in Europa per corruzione percepita. Un dato che abbinato al
fatto che solo oggi il Senato sta votando sul provvedimento anti-corruzione,
dopo una giacenza in Parlamento che durava dal 15 marzo del 2013, la dice lunga
sulla volontà dell’esecutivo Renzi di affrontare i veri problemi del Paese.
L’agenda politica del premier prevede infatti solo provvedimenti utili al Pd e
al suo segretario, come l’Italicum, la riforma costituzionale o quella della
Rai, ma non necessariamente ai cittadini. Ai quali invece si continua a
raccontare che c’è la ripresa economica anche se poi nella vita reale di tutti i
giorni non è così. Perchè un conto è il fatto che, grazie alla competitività
dell’euro e ai bassi costi del petrolio, alcuni settori dell’economia siano
avvantaggiati e abbiano ripreso a produrre ed esportare, un' altra cosa sono le
difficoltà dei cittadini, degli artigiani, del popolo della partite iva, dei
piccoli proprietari di case o di terreni agricoli, delle aziende familiari. Per
tutte queste categorie la ripresa è un miraggio e già da questo mese di marzo
comincia una lunga stagione di pagamenti di tasse e imposte, che andrà avanti
sino al mese di dicembre, alla quale si aggiungono tantissime complicazioni
burocratiche. Basta citare le complicate procedure per accedere al sistema di
fatturazione elettronica ma anche alla miriade di problemi di tantissimi
lavoratori autonomi.
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