Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, aprile 19, 2012

A CRESCERE SONO SOLO LE TASSE!

di Giacomo Stucchi

A giudicare dal numero delle questioni di fiducia poste dal governo nei suoi pochi mesi di esistenza, quindici considerando anche quella sul decreto fiscale, viene da pensare che agli incontri 'conviviali' tra i segretari dei partiti della maggioranza e i rappresentanti del governo, divenuti ormai usuali a Palazzo Chigi, più che al merito delle misure da adottare si pensi a come puntellare la maggioranza in Parlamento. Alla faccia del governo tecnico! Il fatto è che Alfano, Bersani e Casini, dinanzi agli scarsi risultati dei provvedimenti del governo, non sanno più che pesci pigliare. Monti ha fallito, e di questo l'opinione pubblica ne è ogni giorno più convinta. Le misure adottate dal suo governo, con la complicità di Pdl-Pd e Terzo Polo, hanno portato il Paese in profonda recessione. Ma maggioranza e governo dimostrano di avere il prosciutto negli occhi, non vedono i suicidi della gente che non ce la fa più e continuano a parlare di riforme, come quella sul lavoro, che non vedranno mai la luce perché su di esse non c'è l'accordo né tra i partiti della maggioranza, né con le parti sociali. Il governo ha inoltre approvato un Documento di economia e finanza 2012 che non lascia speranza per il futuro, tutto improntato a sacrifici e ad una straordinaria ammissione di colpevolezza quando si annuncia che "la crescita non tornerà fino al 2013". Ammesso che l'orizzonte temporale sia quello indicato, e non si allunghi oltre, sino ad allora che facciamo? Così non si va avanti. Dopo i pessimi risultati evidenziati da tutti i dati economici i tecnici del governo Monti dovrebbero lasciare, e magari tornare a fare il loro mestiere nelle Università o altrove, o cambiare di trecentosessanta gradi la rotta sui provvedimenti economici da adottare. Il presidente del Consiglio, invece, si limita ad un fermo richiamo al ruolo di forze politiche e parti sociali, a 'fare quadrato' intorno al piano della crescita, ma il fatto è che non si capisce quale sia questo piano! Sino ad oggi, in nome dell'emergenza economica, sono stati adottati solo provvedimenti 'lacrime e sangue' su pensioni, Imu, psudo-liberalizzazioni o semplificazioni, annunciando anche una riforma del catasto che, nonostante le rassicurazioni del governo, non sarà altro che un nuovo prelievo fiscale camuffato da razionalizzazione. Ci chiediamo allora perché nel decreto fiscale varato dal governo, e votato dalla maggioranza, è sparito il fondo per la riduzione delle tasse sulle categorie più deboli? E perché in un provvedimento che, sulla carta, avrebbe dovuto riguardare le semplificazioni tributarie finisce invece con aggiungere confusione, soprattutto sull'Imu? Sono domande che abbiamo posto in Parlamento, alla luce del sole, ma senza ricevere dal governo e dalla maggioranza alcuna risposta!