Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, marzo 22, 2012

NUOVO SFREGIO ALLA DEMOCRAZIA

di Giacomo Stucchi

Se non fosse per la paura matta che Pd, Pdl e Terzo Polo hanno di andare al voto per sottoporsi al legittimo giudizio degli elettori, dopo che si sono resi responsabili di aver fatto nascere il primo governo truffa della Seconda Repubblica, l'esecutivo in carica sarebbe imploso già in questi giorni. I nodi, le distorsioni, e le contraddizioni, che lo hanno accompagnato sin dalla sua nascita si sono infatti materializzati tutti contemporaneamente e con uguale potenziale effetto deflagratore sulla maggioranza e su Palazzo Chigi. Per fare andare avanti questo governo adesso non basta più l'ombrello protettivo del Quirinale, né l'informazione genuflessa nella quale la gran parte dei media, pubblici e privati, si sono abbondantemente esercitati negli ultimi mesi. La fiducia in Parlamento certo gode ancora di numeri importanti, che permettono a Monti di partire per il suo tour in Asia da venditore di tappeti, ma come detto ciò si spiega più con la paura di perdere la cadrega che non con una reale volontà politica di andare avanti per fare il bene del Paese. Al quale questa settimana non si è davvero risparmiato nulla. In primis, sull'accordo (o su il 'non accordo', come lo ha definito Bersani) sul mercato del lavoro. Una roba che non ha precedenti non solo per i contenuti, sui quali avremo modo di intervenire con maggiore contezza nei prossimi giorni, ma anche per la forma (che in molti casi diventa sostanza) che è stata adottata. Adesso però i dirigenti del Pd, principali sponsor di questo governo, dopo aver messo Monti e la Fornero nelle condizioni di trattare coi sindacati (facendo cioè nascere un governo non legittimato dal voto popolare) ora che la Cgil non ha siglato l'accordo sulla riforma del lavoro, dicono che l'accordo stesso non va bene. A sentire alcuni esponenti del Pd, come la Bindi o lo stesso D'Alema, che contestano metodi e contenuti dell'accordo, c'è davvero da restate basiti. Ma come, prima questi scienziati della politica contribuiscono a "creare" in provetta questo governo-mostro, e poi lo rinnegano! Ma a chi vogliono prendere in giro? Governo-mostro non solo perché non è stato eletto dai cittadini, o perché ha alla base un'alleanza tra il diavolo e l'acquasanta, ma anche perché se ne infischia ogni giorno delle più elementari regole della democrazia. Tra queste infatti c'è l'obbligo per il governo di indicare le coperture finanziarie ad ogni provvedimento legislativo. Una disposizione chiara e vincolante per tutti i governi, di destra e di sinistra, alla quale invece Monti è andato in deroga in occasione del decreto sulle liberalizzazioni, che conteneva appunto alcune norme prive di copertura. Anzi, come ulteriore atto di disinteresse al rispetto delle regole istituzionali che vigono in un sistema parlamentare, sul decreto si è pure posta l'ennesima questione di fiducia. Insomma, a quale altro sfregio alla democrazia dovremo assistere, prima che chi di dovere stacchi la spina a questo governo antidemocratico e illiberale?