Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, dicembre 18, 2007

IL POPOLO STA CON I SINDACI DELLA LEGA

di Giacomo Stucchi

C’è un popolo che scende in piazza per rivendicare il diritto a non essere dissanguato dall’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, e da quello dei tassi d’interesse dei mutui accesi per acquistare la prima casa, e c’è un Governo incapace di trovare soluzioni ai problemi della gente ma ostinatamente deciso a restare in sella il più a lungo possibile. Ci sono centinaia di migliaia di cittadini che hanno paura di vivere nelle loro città, perché queste, a causa di un’irresponsabile politica che ha favorito un’immigrazione incontrollata, sono state di fatto consegnate nelle mani di delinquenti, e c’è un presidente del Consiglio che se ne infischia del degrado dei Comuni ed anzi, ad ogni Finanziaria, continua a togliere loro risorse indispensabili. C’è una coalizione di centrosinistra che rimane a governare, nonostante i contrasti e le mille contraddizioni che la caratterizzano, e c’è il malessere e il disappunto di milioni di uomini e donne che vorrebbero andare a votare al più presto per manifestare tutta la loro avversione all’Esecutivo in carica. Ciò nonostante, Romano Prodi si è fatto intervistare alla televisione di Stato, ma sarebbe meglio dire di regime, per dire che tutto va bene e che lui lavora per i cittadini; ha chiesto tempo e pazienza e ha aggiunto che prima o poi i risultati si vedranno. Insomma, il capo del Governo, dinanzi allo sfascio totale e al caos che ormai regna sovrano, ha fatto sfoggio di ottimismo ignorando, o probabilmente facendo finta di ignorare, che la gente non ha più né la voglia né la possibilità di attendere. Nessuno crede alla possibilità che questo Governo trovi lo slancio e la capacità di adottare soluzioni concrete, in economia e nel sociale, per invertire il declino al quale stiamo assistendo. Nemmeno i più fervidi sostenitori del Professore, o almeno di quelli che guardino alle cose realisticamente, immaginano una lunga vita al suo Governo e del resto la scelta di Veltroni, a segretario del Partito Democratico, la dice lunga sulla fiducia che i due disciolti partiti, Margherita e Ds, ovvero i maggiori azionisti dell’Unione, hanno riposto in Romano Prodi. Il fatto è che nel centrosinistra la permanenza del Professore a Palazzo Chigi è considerata il male minore e non certo una efficace esperienza di governo sulla quale puntare per il futuro. Lo stesso sindaco di Roma non perde occasione per smarcarsi dall’operato di Prodi che considera, a ragione, più una palla al piede per le future dinamiche politiche, che non una risorsa alla quale attingere. Lo stesso si può dire per gli altri partiti, dai centristi alle diverse componenti della sinistra radicale, i cui dirigenti sono impegnati a rimanere incollati alle poltrone ma si guardano bene dall’assumersi a pieno la responsabilità dell’azione di Governo. Insomma, questo Esecutivo ufficialmente è figlio di nessuno, ma continua a rimanere a galla perché costituisce pur sempre l’unica ancora di salvezza per i partiti del centrosinistra, terrorizzati da un ritorno alle urne a breve scadenza. In questo contesto, che certo non consente di essere molto ottimisti, per fortuna c’è la Lega Nord a porsi come concreto punto di riferimento. Con a capo il suo segretario federale Umberto Bossi, che a Milano ha indicato la strada maestra da seguire, il Carroccio è oggi più che mai l’unico approdo per chi ancora crede nella libertà e nella giustizia. A testimoniarlo sono i fatti concreti che dicono che in Padania solo i sindaci leghisti hanno avuto la capacità, e direi il coraggio, di supplire al vuoto legislativo dello Stato centrale, adottando a livello locale dei provvedimenti in grado di contenere l’inarrestabile invasione degli immigrati. Non si tratta né di razzismo, né di xenofobia, ma di far fronte ad uno stato di necessità. In un momento in cui il Governo centrale è incapace di affrontare concretamente i problemi, in primis quelli legati alla sicurezza, solo i primi cittadini della Lega si stanno rivelando un baluardo in difesa della legalità e un interlocutore istituzionale serio ed affidabile.