Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, settembre 11, 2007

La Lega più avanti degli altri

di Giacomo Stucchi

L’accordo Bossi-Fini-Berlusconi sulla riforma della legge elettorale, o se si preferisce sui principi cardine che secondo la Cdl la stessa deve necessariamente avere, è anche figlio di una centralità politica che nessuno può disconoscere alla Lega Nord e al suo segretario federale Umberto Bossi. L’azione politica del Carroccio, che ha sempre avuto una linearità di comportamento (sia quando si stava al Governo e sia oggi che si sta all’opposizione), non a caso premiata alle elezioni amministrative della scorsa primavera, si è concentrata soprattutto sulla soluzione di quei problemi che i cittadini avvertono come prioritari, in primis la riduzione delle tasse e una maggiore sicurezza. A livello locale, provvedimenti da sempre cavalli di battaglia della Lega (come quelli per arginare il fenomeno dei lavavetri o dei “vu’ cumprà”) vengono oggi adottati dai sindaci di sinistra di grandi città, come Firenze, e nessuno si sogna di tacciarli come “razzisti”. Segno evidente che le nostre idee e la nostra politica, lungi dal voler discriminare qualcuno, è in realtà l’unica strada da seguire per poter far si che ogni cittadino possa sentirsi padrone a casa propria. Ecco perché è quanto mai importante che, oggi più di ieri, sindaci e presidenti di province in Padania, continuino ad essere uomini e donne della Lega. Perché noi abbiamo dimostrato di essere più avanti degli altri, di averci visto giusto e di aver individuato per tempo dove e in che modo bisognava intervenire. Lo stesso è successo a livello centrale, dove la riforma costituzionale fortemente voluta dal Carroccio rimane l’unico esempio portato a termine in Parlamento e, purtroppo, non approvato in tutte le Regioni con il referendum solo perché una falsa informazione, e la propaganda della sinistra, ne ha minato la credibilità. Tanto è vero che le linee guida della riforma (dalla riduzione del numero dei parlamentari ai maggiori poteri al premier) sono le stesse cose sulle quali oggi la galassia dei partiti del centrosinistra discute, ma forse sarebbe meglio dire fa finta di discutere, che tuttavia è certo non diventeranno mai realtà. Per questo motivo, l’unico modo per cambiare le cose a livello centrale, è quello di andare a votare al più presto, per mandare a casa Romano Prodi, invertire la rotta dell’azione di governo dell’Unione (che oltre a prosciugare le tasche dei cittadini sta anche facendo a pezzi la fiducia delle famiglie), riprendere il cammino delle riforme della Cdl, là dove queste sono state interrotte a causa dello sciagurato (e ancora controverso) esito del voto per le Politiche del 2006. In tal senso l’incontro di Gemonio, e la conseguente intesa della Cdl sulla nuova legge elettorale, è di certo servito ad accelerare questo processo di avvicinamento alla scadenza elettorale. Poiché la riforma del sistema di voto è stata presa a pretesto da parte del centrosinistra per non andare a votare, adesso non ci sono più scuse. I punti alla base della bozza approvata a Gemonio sono assolutamente di buon senso e per questo condivisibili da buona parte delle forze politiche di entrambi gli schieramenti. Tanto più che, fermo restando il principio della salvaguardia della governabilità, Lega Nord, Forza Italia e An hanno manifestato l’ampia disponibilità a confrontarsi con la maggioranza per una rapida intesa che consenta, nel volgere di un paio di mesi al massimo, di andare a votare in Parlamento un testo condiviso e quindi tornare alle urne. Adesso non ci sono più scuse. L’appello del presidente della Repubblica Napolitano, che invitava le forze politiche a trovare un’intesa sulla riforma della legge elettorale, è stato accolto dalla Cdl. La proposta è stata avanzata, l’aspettativa è che la maggioranza l’accolga con senso di responsabilità, senza tatticismi e manovre dilazionatorie, per il bene di tutti i cittadini.
Tatto da LA PADANIA dell' 8 settembre 2007