Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, novembre 02, 2006

IN RETE LA RABBIA DEI CITTADINI

di Giacomo Stucchi

La Finanziaria di Prodi, e dell’armata Brancaleone che lo tiene ancora a Palazzo Chigi, è diventata il peggior incubo dei cittadini. Un fatto che non ha precedenti. Mai nella storia della Repubblica, che pure ha vissuto di momenti anche aspri e duri, era accaduto che una manovra suscitasse nel dibattito politico e nell’opinione pubblica tanta confusione e preoccupazione. Gli annunci, le dichiarazioni e le successive smentite, le prese di posizione dei singoli esponenti della maggioranza di centrosinistra, le reticenze del presidente del Consiglio e dei suoi ministri, la triste sfilata di rappresentanti del governo che continuano a partecipare a vertici il cui scopo non capisce più nessuno, le misure annunciate in Commissione Bilancio alla Camera e gli immancabili dietro front, assomigliano sempre più ad un treno in corsa ormai senza controllo e destinato a schiantarsi da qualche parte. Un caos totale che getta nello sconforto milioni di cittadini che manifestano, soprattutto attraverso la rete e gli sms, la loro indignazione per così tanta incoscienza e incompetenza dimostrata da chi sta al governo. Per quanto mi riguarda, andando in giro nei Comuni del Nord, constato nella gente una rabbia crescente per quanto sta accadendo ma anche la speranza che prima o poi, in un modo o nell’altro, Prodi e la banda Bassotti se ne vadano a casa. Eppure nella maggioranza si continua a far finta di niente e al danno di questi primi mesi di governo, durante i quali l’Unione sta smantellando quanto di buono fatto dal precedente esecutivo e riducendo i cittadini in brache di tela, si aggiunge anche la beffa di chi ritiene che la gente sia scema e disposta a farsi prendere per i fondelli all’infinito. E’ il caso del capogruppo dell'Ulivo alla Camera Dario Franceschini che a L’Infedele, la trasmissione condotta da Gad Lerner su LA7, ha candidamente ammesso:"Sicuramente i cittadini sono ormai frastornati dal dibattito sulla legge finanziari ma negli anni precedenti della Finanziaria non se ne parlava, non c'era dibattito, non sapevano nulla neanche i parlamentari di maggioranza e con un maxi emendamento si chiudevano le finanziarie. Noi abbiamo fatto diversamente; con noi e' cominciato il dibattito: solo che attraverso i titoli dei giornali e dei tg ogni proposta e' sembrata essere una certezza. Invece abbiamo fatto tante correzioni perchè nel frattempo abbiamo ascoltato". Francheschini ha poi aggiunto: "Bene che vada i lavori della Finanziaria andranno avanti sino alla vigilia di Natale". Un affermazione che ha fatto saltare giù dalla poltrona migliaia di telespettatori convinti che si trattasse di uno scherzo di Halloween. Ma vi immaginate altri due mesi di questo stillicidio? E poi, di quale dibattito parla il capogruppo dell’Ulivo? La verità è che la maggioranza non sa più che pesci pigliare. Con questa giostra di provvedimenti è stata persino in grado di accomunare nella protesta tutte le categorie sociali: dai commercianti agli artigiani, dagli impiegati statali agli imprenditori, dalle forze dell’ordine ai magistrati, dagli avvocati ai farmacisti, dai pensionati ai liberi professionisti. Per non parlare poi dei sindaci che, in maggioranza di centrosinistra, sono stati tra i primi a protestare contro questa finanziaria. Insomma, mi chiedo con quale coraggio Prodi e i suoi ministri continuino a girare per le nostre città. Altro che scorta, se continua così avranno bisogno di un battaglione dell’esercito. Neppure le critiche degli osservatori internazionali sono però sufficienti a far ragionare il governo. "Non mi sento bocciato dal Financial Times e non mi sento sotto esame da parte dei sindacati" – ha detto infatti Padoa Schioppa a Washington, commentando l'articolo pubblicato sul Financial Times in cui il ministro dell’Economia risulta il meno gradito tra i suoi colleghi europei. "Tutte le critiche argomentate sono utili - ha continuato il ministro, che peraltro non ha voluto rispondere a domande sul superbollo e sui contratti degli statali - dagli Usa e dal Fmi c'e' fiducia e apprezzamento. Per sostenere la fiducia - ha concluso - non ho bisogno di nuovi argomenti perchè quelli che sto usando da settimane sono sufficientemente solidi e convincenti". Basta e avanza, aggiungiamo noi, per convincere tutti a scendere in piazza. Il Carroccio lo farà sia in Padania, con una manifestazione che servirà a chiamare a raccolta la nostra gente, sia a Roma con gli alleati della Cdl. Entrambe le occasioni serviranno a far salire forte e impetuoso il vento della protesta popolare che, ne siamo certi, molto presto farà cadere questo sciagurato governo.