VOGLIONO TENERE IL PAESE NEL LIMBO
di Giacomo Stucchi
Il no del Pd, del M5s e di Forza Italia alla proposta della Lega Nord di
lavorare in Parlamento anche per le festività natalizie è significativo; e la
dice lunga sulla reale volontà di alcuni partiti, o parte di essi, di mettere
mano presto e bene alla nuova legge elettorale per andare al voto il più presto
possibile. Se l'orizzonte di quel che rimane della legislatura in corso è una
nuova legge elettorale, che renda omogenei i sistemi di voto di Camera e Senato,
perché non si comincia a lavorare subito al raggiungimento di questo obiettivo?
L’impressione è che al di là delle parole e dei proclami nessuna forza politica,
ad eccezione della Lega Nord, voglia davvero accelerare su questa strada.
L’attesa del parere della Consulta, previsto per il prossimo 24 gennaio, sembra
peraltro un pretesto per allungare i tempi, considerato che la decisione
riguarderà l’Italicum; e non altri sistemi elettorali, come per esempio il
Mattarellum, sui quali invece le forze politiche potrebbero da subito iniziare a
confrontarsi. Eppure, di motivi che suggerirebbero di dare al Paese un nuovo
Parlamento e un nuovo governo pienamente legittimati dal voto popolare, ce ne
sarebbero parecchi. A cominciare dall’esito del referendum dello scorso 4
dicembre che, senza ombra di dubbio, ha sancito la volontà della maggior parte
dei cittadini di volere andare a votare al più presto. In secondo luogo, ci sono
poi le condizioni e gli scenari, interni e internazionali, che non possono
che portare alla logica conclusione di avere quanto prima possibile una
leadership forte, in grado di affrontare le sfide che ci attendono. Il 2017,
infatti, verosimilmente sarà un anno complicato, con vecchi problemi che si
sommeranno ai nuovi. Nessuno si illuda, quindi, di poter rimanere a galleggiare
per mesi e mesi. Non permetteremo al governo Gentiloni, o alle forze politiche
che intendessero fargli da stampella, di tenere il Paese nel limbo, in attesa
che si creino condizioni più convenienti per qualcuno.
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