Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, dicembre 22, 2016

VOGLIONO TENERE IL PAESE NEL LIMBO

di Giacomo Stucchi
Il no del Pd, del M5s e di Forza Italia alla proposta della Lega Nord di lavorare in Parlamento anche per le festività natalizie è significativo; e la dice lunga sulla reale volontà di alcuni partiti, o parte di essi, di mettere mano presto e bene alla nuova legge elettorale per andare al voto il più presto possibile. Se l'orizzonte di quel che rimane della legislatura in corso è una nuova legge elettorale, che renda omogenei i sistemi di voto di Camera e Senato, perché non si comincia a lavorare subito al raggiungimento di questo obiettivo? L’impressione è che al di là delle parole e dei proclami nessuna forza politica, ad eccezione della Lega Nord, voglia davvero accelerare su questa strada. L’attesa del parere della Consulta, previsto per il prossimo 24 gennaio, sembra peraltro un pretesto per allungare i tempi, considerato che la decisione riguarderà l’Italicum; e non altri sistemi elettorali, come per esempio il Mattarellum, sui quali invece le forze politiche potrebbero da subito iniziare a confrontarsi. Eppure, di motivi che suggerirebbero di dare al Paese un nuovo Parlamento e un nuovo governo pienamente legittimati dal voto popolare, ce ne sarebbero parecchi. A cominciare dall’esito del referendum dello scorso 4 dicembre che, senza ombra di dubbio, ha sancito la volontà della maggior parte dei cittadini di volere andare a votare al più presto. In secondo luogo, ci sono poi le condizioni e gli scenari, interni e internazionali, che non possono che portare alla logica conclusione di avere quanto prima possibile una leadership forte, in grado di affrontare le sfide che ci attendono. Il 2017, infatti, verosimilmente sarà un anno complicato, con vecchi problemi che si sommeranno ai nuovi. Nessuno si illuda, quindi, di poter rimanere a galleggiare per mesi e mesi. Non permetteremo al governo Gentiloni, o alle forze politiche che intendessero fargli da stampella, di tenere il Paese nel limbo, in attesa che si creino condizioni più convenienti per qualcuno.