L'ULTIMO GIRO DI VALZER
di Giacomo Stucchi
Il governo Gentiloni, che vede confermati gran parte dei ministri uscenti, è
uno schiaffo bello e buono al responso referendario del 4 dicembre. In
quell’occasione, infatti, gli elettori hanno certamente inteso bocciare una
proposta di riforma costituzionale, ma hanno anche ritenuto inadeguata
l’attività di un governo rimasto al suo posto per più di mille giorni. Di tutto
questo l'ex presidente del Consiglio se n’è infischiato, facendo solo finta di
fare gli scatoloni e mesti ritorni a casa; e conducendo invece vere e proprie
consultazioni parallele a quelle del Capo dello Stato, per lasciare a presidio
del palazzo e del potere i suoi uomini e le sue donne più fidati. La
composizione del governo Gentiloni lascia poi basiti anche per alcune scelte, che sfuggono
infatti al buon senso per rispondere solo alla più spudorata logica della
spartizione di potere. A questo punto la nostra richiesta di voto subito, fatta
già all’indomani del voto referendario per dare seguito alla chiara
manifestazione popolare di agire in tal senso, diviene oggi ancora più
categorica e serve anche ad impedire a una simile compagine di governo di fare
danni irreparabili. Altro che rottamatori, questi sono degli occupatori di
poltrone senza pari! Renzi e la Boschi avevano promesso di ritirarsi a vita
privata se avessero perso la sfida referendaria; e invece sono ancora lì a
controllare, direttamente o per interposta persona, la gestione di un potere
che non intendono mollare per nessuna ragione al mondo. Ma non si illudano sulla
possibilità di rimanere a Palazzo Chigi ancora per molto, né in questa
legislatura né nella prossima. La loro permanenza nelle stanze dei bottoni è
solo l’ultimo giro di valzer, prima di sparire definitivamente dalla scena.
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