PUR DI FAR VINCERE IL SI' CI INGUAIANO PER I PROSSIMI ANNI
di Giacomo
Stucchi
In questo momento il nostro pensiero va alle persone che si trovano a patire
le conseguenze delle nuove scosse di terremoto. A loro va la nostra solidarietà
e vicinanza. Anche per venire incontro alle esigenze di queste comunità,
l'esecutivo farebbe bene, però, oltre a stanziare soldi per l’emergenza, a
cambiare registro su molti fronti dell'azione di governo. A cominciare da quello
della legge di bilancio che, nonostante sia stata approvata in Consiglio dei
ministri due settimane fa, rimane ancora un oggetto misterioso per il
Parlamento. In mancanza di un testo ufficiale presentato alle Camere gli annunci
del premier non fanno altro che aumentare la confusione, oltre che le
indiscrezioni sui media sulla base delle bozze circolanti. L’impressione è che
il governo si trovi tra l’incudine e il martello: da un lato deve trovare i
soldi per mantenere tutte le promesse fatte ad arte dal premier per convincere
gli elettori a votare Sì al referendum, dall’altro lato deve far quadrare i
conti di un bilancio dello Stato che fa acqua da tutte le parti. Con un simile
modo di agire non c’è da stupirsi che l’Ue abbia mandato una lettera per avere
chiarimenti sui nostri conti pubblici. Anche dalle parti di Bruxelles devono
aver capito quello che a noi è chiaro da tempo; e cioè che Renzi non ne vuol
sapere di rinunciare a una manovra elettorale, perché dall’esito della
consultazione referendaria dipende il suo destino politico e quello del governo.
Così, anziché indicare delle soluzioni alternative alle clausole di salvaguardia
previste per i prossimi anni, si limita a trovare coperture finanziare solo per
il 2017 e a spostare nel tempo la soluzione al problema che, però, si riproporrà
anche nel 2018 e nel 2019. Facile intuire come quest’atteggiamento abbia già
fatto scattare l’allarme rosso tra i commercianti, i consumatori e le
associazioni di categoria. Senza delle soluzioni concrete, infatti, gli aumenti
dell’Iva non sarebbero evitabili e questo non farebbe altro che dare il colpo di
grazia a un’economia che non si è mai ripresa. E’ ovvio che nessuno si augura
una simile circostanza, ma essere consapevoli di cosa può comportare avere
ancora Renzi a Palazzo Chigi per il prossimo futuro può aiutare nell’immediato a
prendere delle sagge decisioni.
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