Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, marzo 16, 2016

QUEI NUMERI CHE DANNO FASTIDIO AL GOVERNO RENZI

di Giacomo Stucchi
Le ultime cifre fornite dalla Banca d’Italia e dall’Istat mettono in chiaro come la situazione economica del nostro Paese sia ben lontana dalla fantasmagoriche slides tanto care al presidente del Consiglio ma buone solo a fare della propaganda. Da un lato, infatti, si certifica l’aumento di 21 miliardi del debito delle amministrazioni pubbliche, che tocca così la stratosferica quota di 2.191,5 miliardi, dall’altro lato, invece, si conferma che a febbraio l’economia è tornata in deflazione con una diminuzione dei prezzi al consumo dello 0,3% su base annua, il più ampio da oltre un anno, e una riduzione dello 0,2% anche su base mensile. Inoltre, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato, che in gennaio sono state pari a 34,2 miliardi, sono in aumento rispetto allo stesso mese del 2015. Insomma, lo Stato continua a indebitarsi e a finanziarlo sono sempre più le tasche dei cittadini che, difatti, spendono e consumano poco perché rimane loro solo una minima parte del reddito dopo aver pagato le tasse. Questa è l’Italia di Renzi, altro che “cambio di passo” e “ripartenza”! Qui siamo alle solite, con uno Stato centralista e spendaccione che, per colpa di un governo incapace, non è in grado di razionalizzare la spesa e amministrare come si deve la montagna di miliardi che i cittadini versano ogni anno nelle sue casse; rinunciando a fare acquisti, un viaggio o, in alcuni casi, anche delle cure sanitarie. La buona qualità della vita, insomma, che ognuno ha il diritto di avere, diventa solo una chimera. Perché la realtà è data dai numeri “veri” che, si sa, danno fastidio al governo perché “disturbano” la narrazione renziana di un Paese che va a gonfie vele e fotografano, invece, un’allegra gestione dei conti pubblici che, prima o poi, ci farà sbattere contro un muro.