Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, ottobre 20, 2015

NEL PD COME I LADRI DI PISA

di Giacomo Stucchi
Ci risiamo, anche sulla Legge di Stabilità, come già successo in occasione del dibattito sulla riforma costituzionale, si ripete il solito stucchevole dibattito all’interno del Pd. La solita solfa, tra minoranza e maggioranza di quel partito, con la quale nella sinistra fanno come i ladri di Pisa, che litigavano di giorno ma la notte andavano insieme a rubare. Fingono, adesso, di accapigliarsi su alcune questioni, dall’innalzamento della soglia per l'utilizzo del contante all’eliminazione della Tasi e dell’Imu sulla prima casa, ma sono solo dei pretesti per far dimenticare che la stratosferica tassazione immobiliare, sulla prima come sulla seconda casa, è stata introdotta da Monti con l’avallo del Pd. Dopo la pioggia di miliardi che negli ultimi anni i proprietari di immobili hanno versato nelle casse dello Stato, eliminare Tasi e Imu sulla prima casa è davvero il minimo. Bisognerebbe, però, andare oltre. Cominciando, per esempio, a riordinare tutto il sistema di imposizione fiscale che lascia ancora in vita due tributi sulle seconde case. Che dire poi della spending review? Com’è possibile che, uno dietro l’altro, tutti i commissari straordinari per la revisione della spesa siano stati costretti alla resa da governi a guida Pd? Anche in questa Legge di Stabilità fallisce totalmente il tentativo di recuperare risorse sul fronte della razionalizzazione della spesa pubblica. Dei circa dieci miliardi di euro promessi in un primo momento il governo prevede infatti di recuperarne circa la metà, tagliando però soprattutto a Regioni e Comuni.Come mai? Il fatto è che con Renzi, ancor più che con gli altri governi di sinistra, imperversa un sistema centralista che toglie risorse e competenze alle periferie per convogliarle in quel “buco nero” che è la spesa pubblica a livello centrale. In tal senso fanno un pò ridere le dichiarazioni di quanti, nella sinistra e nel governo, durante il dibattito sulla riforma Costituzionale, discettavano di federalismo sostenendo che il nuovo Senato lo avrebbe finalmente favorito. Ma quale federalismo, nel nostro Paese non lo abbiamo mai conosciuto! Perché i governi centralisti e di sinistra non hanno mai permesso ai territori di amministrare le proprie risorse.