NEL PD COME I LADRI DI PISA
di Giacomo Stucchi
Ci risiamo, anche sulla Legge di Stabilità, come già successo in occasione
del dibattito sulla riforma costituzionale, si ripete il solito stucchevole
dibattito all’interno del Pd. La solita solfa, tra minoranza e maggioranza di
quel partito, con la quale nella sinistra fanno come i ladri di Pisa, che
litigavano di giorno ma la notte andavano insieme a rubare. Fingono, adesso, di
accapigliarsi su alcune questioni, dall’innalzamento della soglia per l'utilizzo
del contante all’eliminazione della Tasi e dell’Imu sulla prima casa, ma sono
solo dei pretesti per far dimenticare che la stratosferica tassazione
immobiliare, sulla prima come sulla seconda casa, è stata introdotta da Monti
con l’avallo del Pd. Dopo la pioggia di miliardi che negli ultimi anni i
proprietari di immobili hanno versato nelle casse dello Stato, eliminare Tasi e
Imu sulla prima casa è davvero il minimo. Bisognerebbe, però, andare oltre.
Cominciando, per esempio, a riordinare tutto il sistema di imposizione fiscale
che lascia ancora in vita due tributi sulle seconde case. Che dire poi della
spending review? Com’è possibile che, uno dietro l’altro, tutti i commissari
straordinari per la revisione della spesa siano stati costretti alla resa da
governi a guida Pd? Anche in questa Legge di Stabilità fallisce totalmente il
tentativo di recuperare risorse sul fronte della razionalizzazione della spesa
pubblica. Dei circa dieci miliardi di euro promessi in un primo momento il
governo prevede infatti di recuperarne circa la metà, tagliando però soprattutto
a Regioni e Comuni.Come mai? Il fatto è che con Renzi, ancor più che con gli
altri governi di sinistra, imperversa un sistema centralista che toglie risorse
e competenze alle periferie per convogliarle in quel “buco nero” che è la spesa
pubblica a livello centrale. In tal senso fanno un pò ridere le dichiarazioni di
quanti, nella sinistra e nel governo, durante il dibattito sulla riforma
Costituzionale, discettavano di federalismo sostenendo che il nuovo Senato lo
avrebbe finalmente favorito. Ma quale federalismo, nel nostro Paese non lo
abbiamo mai conosciuto! Perché i governi centralisti e di sinistra non hanno mai
permesso ai territori di amministrare le proprie risorse.
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