Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, ottobre 01, 2015

LA POSTA IN GIOCO E' LA DEMOCRAZIA

di Giacomo Stucchi
L’approvazione da parte della maggioranza dell’emendamento Cociancich, dal nome del senatore del Pd che lo ha presentato, che come ha precisato il presidente del Senato Grasso preclude e rende inammissibili i successivi emendamenti all'articolo 1 del ddl Boschi, costituisce la rappresentazione plastica di come in questa fase del dibattito parlamentare e la democrazia sia quasi un optional. Al di là delle procedure regolamentari è importante però chiarire che il confronto al Senato sulla riforma costituzionale non è una battaglia tra conservatori, che vogliono lasciare tutto com’è e non cambiare nulla, e innovatori. Raccontare così l’oggetto del contendere, come fa il premier in ogni occasione, è fuorviante. Noi della Lega Nord, anche per la nostra storia politica e parlamentare, non ci battiamo certo per mantenere lo status quo; ma non possiamo renderci complici del Pd nel far passare in Parlamento le legge del più forte. La questione è molto più complessa e va considerata soprattutto alla luce della nuova elegge elettorale, l’Italicum, che una volta entrata in vigore consentirà a un unico partito, ancorché rappresenti solo una parte dell’elettorato, di avere una schiacciante maggioranza parlamentare. Il combinato disposto di questo sistema elettorale con la riforma del Senato, derubricato a camera di serie b, comporta che in un futuro non molto lontano un solo uomo al comando possa avere il controllo del Paese. Questa è la posta in gioco. Già adesso un unico partito, il Pd, sta occupando tutte le principali cariche dello Stato. La conseguenza di questa occupazione è sotto gli occhi di tutti. Le riforme costituzionali, infatti, che in un sistema democratico avrebbero richiesto un’autentica fase costituente, con tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento coinvolte a pieno titolo e messe nelle condizioni di dare il loro contributo, sono invece diventate una contesa politica tutta interna al Pd.