Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, settembre 15, 2015

UN GESTO ESTREMO CONTRO UN ESTREMO DISINTERESSE

di Giacomo Stucchi
L’occupazione simbolica del Ministero dell’Economia da parte dei parlamentari della Lega Nord ha avuto lo scopo di mettere il governo Renzi dinanzi alle sue responsabilità. E’ oltremodo insopportabile, infatti, il disinteresse del ministro Padoan alle nostre richieste di trovare una soluzione al dramma degli esodati. Allo stesso modo è disdicevole che il premier continui a occupare tutti gli spazi mediatici possibili, dalla premiazione agli Open di tennis di New York ai talk show televisivi in prima serata, per raccontare un Paese che non c’è. Il presidente del Consiglio vada a parlare di ripresa economica alle migliaia di persone senza un lavoro, e ancora lontani dalla pensione a causa di una legge infame qual è la Fornero, che non sanno oggi di che vivere. Renzi si pavoneggia in tv per il dato che registra l’incremento dei mutui per l’acquisto della casa ma omette di precisare che, in moltissimi casi, si tratta di rinegoziazione di mutui già esistenti che famiglie allo stremo dilazionano nel tempo. Parla anche di ripresa della produzione industriale ma non spiega che l’unico settore che “tira” è quello dell’auto; e non certo per merito del governo. Parla di agricoltura che avanza ma non dice cosa intende fare per tutelare i nostri produttori che, nei giorni scorsi, si sono mobilitati al Brennero per una grande manifestazione di protesta contro la contraffazione alimentare. Un danno enorme per le aziende di casa nostra piegate anche dal protrarsi delle sanzioni alla Russia. Parla di ripresa del turismo, ma sorvola sulla circostanza che a condizionare questo dato è anche l’abbandono da parte dei vacanzieri di molte mete del Mediterraneo considerate, giustamente, a rischio terrorismo. Racconta, infine, il premier, di una solidarietà che nessuno nel nostro Paese ha mai negato agli immigrati ma che non può essere scambiata per incoscienza e approssimazione. Un governo che continua a non fare alcuna distinzione tra i profughi veri, che scappano dalla guerra, e i clandestini, ovvero la stragrande maggioranza degli immigrati, soprattutto giovani in piena salute, non in pericolo di vita e nemmeno perseguitati, che decidono tuttavia di lasciare l’Africa per raggiungere il nostro Paese, non ha nessuna credibilità.