Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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venerdì, settembre 11, 2015

IL TIRA E MOLLA SUL SENATO UNO SCHIAFFO ALLA DEMOCRAZIA

di Giacomo Stucchi
 
Nel Pd vorrebbero far credere che questa sorta di tavolo delle trattative tra minoranza e renziani sul nuovo Senato possa in qualche modo assurgere a percorso costituente per il Paese, ma anche i più avulsi dalla politica capiscono che non è così. L’attuale “confronto” tra le diverse anime del maggior partito di governo, infatti, non ha niente a che vedere con la fase costituente, né nella forma né nella sostanza. Un percorso costituente sarebbe stato quello con protagonista, in primis, il Parlamento. Invece ci troviamo dinanzi a interminabili riunioni di correnti di partito che non concludono nulla e che servono solo a legittimare il ruolo e l’esistenza delle diverse componenti del Pd. Per quanto riguarda la sostanza, poi, è buio pesto. Il nuovo Senato voluto da Renzi, infatti, non avrebbe né le funzioni né le competenze che ne giustifichino davvero la sua permanenza; sarebbe più onesto, allora, abolirlo ed evitare così di avere un inutile orpello istituzionale. Definirlo poi un Senato delle regioni e delle autonomie, come tenta di fare qualcuno, è pura demagogia oltre che semplice propaganda. La sensazione, però, è che il premier, per vari motivi, potrebbe non avere i numeri per approvare la riforma; altrimenti non si spiegherebbe questo tira e molla estenuante. Il pericolo, però, per la democrazia in generale, e per il sistema legislativo in particolare, è che la debolezza politica dei suoi alleati, disposti a tutto pur di salvare le poltrone, e l’aiutino parlamentare di qualcuno particolarmente interessato a salvare la legislatura, possano portare a un accordo al ribasso. Ovvero al solito provvedimento legislativo Arlecchino, ancorché di rango costituzionale, vero marchio di fabbrica delle riforme renziane. Fatte di improvvisazione e frutto di compromessi tra forze politiche interessate solo a rimanere nelle stanze dei bottoni il più a lungo possibile.