Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, maggio 11, 2010

GOVERNO DI SALUTE PUBBLICA? FORSE IN GRAN BRETAGNA!

di Giacomo Stucchi

Sarà la primavera, o più probabilmente gli ultimi risultati elettorali delle regionali non proprio incoraggianti, fatto sta che ogni giorno nell’opposizione si inventano una proposta più strampalata dell’altra. Come quella del segretario dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che ha avanzato addirittura l’idea di governo di “salute pubblica” che, a suo dire, prima o poi sarebbe “inevitabile”. Proposta subito bocciata dai cittadini che, secondo un sondaggio dell'ISPO, appena un 15% si dicono d'accordo con il progetto del leader dell'Udc. Prima del sondaggio anche il resto dell’opposizione aveva dato parere sfavorevole al “governo tecnico", tanto che il Pd , almeno per una volta, si è trovato unanime e per bocca di Bersani ha detto di preferire “una seria alternativa", mentre Walter Veltroni ha accusato Casini di avere in testa "la tradizionale politica dei due forni" e lo ha sollecitato invece a "mostrarsi disponibile alle riforme". In tutto questo bailamme non poteva mancare la voce di Antonio Di Pietro per il quale quella di Casini "è la solita trovata del politico della Prima Repubblica, che non vuole mai lasciare la poltrona e che quindi vorrebbe governare il paese senza avere il consenso degli elettori". L'unico consenso alla sua proposta Casini lo ottiene da Francesco Rutelli: "Io – ricorda il fondatore dell'Alleanza per l'Italia (l’ultimo nato tra i partiti della variegata galassia del centrosinistra) - l'ho scritto nel mio libro un anno fa e sono stato preso per matto. Aspetto ancora qualche mese per essere preso sul serio". Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti, ma alla fine l’impressione che l’opposizione dà all’opinione pubblica è di non saper da che parte cominciare per riconquistare credibilità politica. Un’opposizione seria, dinanzi alla crisi economica e finanziaria che ha investito l’Europa, e che ha visto il governo italiano essere protagonista tanto per le soluzioni proposte per superarla (e poi condivise dagli altri Capi di Stato europei), quanto per dinamicità politica e istituzionale, dovrebbe soltanto prendere atto della situazione di emergenza e collaborare per trovare le soluzioni ai problemi. Che non si affrontano certo con un governo di salute pubblica! Forse Casini ha fatto confusione con la Gran Bretagna dove, visto il responso elettorale che non ha sancito un chiaro vincitore, sarebbe davvero il caso di pensare ad un esecutivo di unità nazionale, ma nel nostro paese la situazione è ben diversa! Da noi, poco più di un mese fa, gli elettori hanno chiaramente espresso la loro scelta, confermando la loro fiducia alla coalizione di centrodestra. Da noi inoltre, c’è la Lega Nord che, coi suoi consensi, ha dato stabilità al governo in carica, l’unico a vincere in Europa, mentre tutti gli altri Capi di governo perdono consensi a piene mani. Solo il Carroccio, invece, è garanzia di stabilità e concretezza. A patto, però, che si rispettino gli accordi di programma e si porti avanti il piano di riforme presentato agli elettori.