Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, dicembre 14, 2017

OCCUPATI PER LE STATISTICHE MA DISAGIATI NELLA REALTA'



di Giacomo Stucchi

A sentire la vulgata governativa, secondo la quale gli anni del Pd a Palazzo Chigi avrebbero portato a una crescita dell’occupazione, c’è da restare basiti. Un conto, infatti, è la campagna elettorale, e la necessità della maggioranza parlamentare di magnificare un’esperienza che invece è fallimentare, un’altra cosa è però l’analisi seria dei numeri. Oltre le statistiche, infatti, bisogna considerare la vita reale delle persone. A sentire Matteo Renzi, infatti, sembrerebbe che gli uomini e le donne (quelli fortunati!) che in questi anni hanno ottenuto un impiego solo part-time o precario lo abbiano accettato per scelta; e invece, ovviamente, non è così. Perchè il “disagio lavorativo” registrato dagli istituti di ricerca sociale ed economica, che riguarda coloro che vorrebbero di certo un impiego più stabile, magari a tempo pieno o con un contratto stabile, interessa circa 5milioni e 500mila cittadini. Un esercito di persone insoddisfatte e impossibilitate persino ad immaginare il loro futuro, che diventa ancora più fosco se riguarda poi non solo il singolo individuo ma anche la famiglia. Insomma, per i dati statistici, letti peraltro strumentalmente dai dirigenti dem che li analizzano con la lente deformante della propaganda, si registrano nuovi occupati, ma per la vita reale si tratta di persone disagiate, che mai avrebbero scelto di vivere un’esistenza condizionata dall’incertezza. Un pò di onestà intellettuale, quindi, dovrebbe suggerire agli esponenti del Pd che sproloquiano in tv, di smetterla con la celebrazione dei presunti effetti “miracolosi” del Jobs Act. Affermare di “aver raggiunto i livelli occupazionali pre-crisi in valori assoluti”, infatti, fa a botte con la realtà che dimostra ciò che la Lega Nord ha sempre sostenuto dentro e fuori il Parlamento; e cioè che senza abbassare davvero il costo del lavoro e senza eliminare il disastro della legge Fornero il lavoro, quello vero, non arriverà mai.