Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, dicembre 05, 2017

CREDIBILITA' E LEADERSHIP DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

di Giacomo Stucchi

Il Senato americano ha approvato la più importante riforma fiscale degli ultimi decenni  che prevede, tra l’altro, una drastica riduzione della pressione fiscale per le imprese. Sempre negli Stati Uniti è arrivata, inoltre, la decisione della Corte Suprema con la quale il massimo organo della giustizia americana ha sbloccato l’applicazione del Muslim Ban. Si tratta del decreto firmato dal presidente Donald Trump quando, appena insediato, aveva mantenuto la promessa di congelare l’ingresso nel Paese ad alcune nazionalità ritenute a rischio terrorismo, ma il suo provvedimento era stato bloccato da alcune sentenze dei livelli inferiori della magistratura. Siamo certi che adesso le due misure finalmente in vigore daranno presto i loro frutti sul fronte dell’economia, del benessere e della sicurezza per tutti gli americani. I provvedimenti adottati da Trump  costituiscono inoltre  un esempio di impegni elettorali mantenuti e rafforzano la leadership del presidente americano. Tutto il contrario, insomma, di quanto accaduto nel nostro Paese  con l’ex premier, Matteo Renzi, che prima  ha annunciato di ritirarsi dalla politica in caso di sconfitta al referendum sulla riforma costituzionale e poi, dopo la batosta elettorale, ha continuato imperterrito a rimanere nell’agone politico. Un fatto che la dice lunga sulla credibilità del personaggio. E  infatti, più si avvicina il voto per le elezioni politiche e più il carro governativo e istituzionale renziano si svuota. Dai manager agli intellettuali, dagli imprenditori agli opinion-makers, sono sempre di più  coloro che  si dichiarano insoddisfatti dell’ex premier e per questo non più intenzionati a rinnovargli la loro fiducia. Ma c'è di più. La scissione nel Pd ha dato luogo a un fermento in tutte quelle forze politiche che si collocano alla sinistra di quel partito,  con il risultato che i primi a non essere soddisfatti dell’esperienza governativa dem sono gli stessi coi quali Renzi ha tentato in tutti i modi di costruire un’alleanza elettorale.  La risposta al segretario del Pd di una parte significativa della sinistra è stata, quindi, quella di salutare  l’ex premier e andarsene  per la propria strada, costituendo una nuova formazione politica guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso.  Un fatto che di certo nel Pd lascerà il segno alle prossime elezioni politiche e non solo.