LO PSICODRAMMA DEL PD AFFONDA IL PAESE
di Giacomo Stucchi
Solipsismo: individualismo esasperato, per cui ogni interesse è
accentrato su di sé e tutto il resto, ogni realtà oggettiva che non rientri
nella propria sfera d'interessi, viene ignorata. E’ questa l’accusa rivolta a
Matteo Renzi dall’ex segretario del Pd e leader Mdp, Pier Luigi
Bersani, che in un'intervista al Corsera ha tra l’altro detto: "Il Pd "sta
sulle scatole a un numero crescente di italiani e ha tranciato i rapporti con
una sensibilità di sinistra e di civismo. Renzi ha continuato a negare i
problemi con un solipsismo sempre più arrogante". Ma vi pare normale che in un
Paese alle prese con un mare di problemi si disquisisca su cose del genere?
Nella sinistra continua lo psicodramma del post voto amministrativo, ma a fare
le spese di questa isteria, che pervade soprattutto il partito di maggioranza
relativa, sono i cittadini. Il Pd, occupando il potere con l’ennesimo
presidente del Consiglio che non è espressione della volontà popolare ma solo
frutto delle alchimie di palazzo, da più di quattro anni tiene in ostaggio il
Paese con politiche che non sono condivise dalla maggioranza dei cittadini
perchè non danno nessun risultato degno di nota.
Nel governo esultano per le previsioni del Pil date in crescita
di qualche decimale, ma fanno finta di dimenticare che la nostra economia
rimane sempre fanalino di coda tra quelle dell’Ue. Come del resto ha evidenziato
anche la Corte dei Conti nella sua relazione, secondo la quale "il recupero
della crescita del prodotto interno lordo, dopo una lunga crisi, appare
ancora troppo modesto e, soprattutto, in ritardo rispetto alla ripresa in atto
negli altri principali Paesi europei". Insomma, è ormai assodato che
l’esperienza di governo del Pd è un fallimento e non solo in economia ma anche
su altri fronti, come quello dell’immigrazione. Mentre “lor signori” si
dilettano con le “tende da smontare e rimontare” e altre amenità varie, decine
di navi cariche di immigrati clandestini fanno rotta verso le nostre coste; e
solo adesso il governo si rende conto che “forse” sarebbe il caso di cominciare
a chiudere i porti a qualcuna di esse. Meglio tardi che mai! Anche perché ci
sono pochi dubbi sul fatto che per trafficanti e clandestini, sapere che a Roma
c’è un governo che apre loro le porte incondizionatamente, e che vorrebbe anche
approvare un provvedimento per regalare la promessa di cittadinanza, può
costituire un’attrattiva formidabile.
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