Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, aprile 07, 2017

PD E GOVERNO LITIGANO SULLA PELLE DEI CITTADINI

di Giacomo Stucchi
 
Il cuneo fiscale (ovvero la somma delle imposte che gravano sul costo del lavoro, sia per quanto riguarda i datori di lavoro sia per i dipendenti e gli autonomi) è in Italia di "ben 10 punti" superiore a quello che si registra mediamente nel resto d'Europa: il 49% viene infatti prelevato "a titolo di contributi e di imposte". E’ quanto riferisce la Corte dei Conti nel Rapporto 2017 sulla finanza pubblica. Basterebbe questo dato per mettere a tacere tutti coloro che nel Pd, in particolare tra i renziani, sostengono che con il governo Renzi le cose sono cambiate.
 
Eppure, dalle parti del Nazareno e di Palazzo Chigi, non sembrano essere questi i problemi in cima ai pensieri di ministri, dirigenti di partito e parlamentari. Per costoro le vicende congressuali del partito contano di più dei tanti problemi del Paese e di un governo (voluto dal Pd solo poco più di tre mesi fa!) che dovrebbe assolvere ad alcuni importanti adempimenti: dalla correzione dei conti pubblici chiesta dall’Ue all’approvazione del Def e della legge di Bilancio. Sui contenuti di questi provvedimenti, però, regna una totale incertezza.
 
La confusione deriva anche dallo scontro tra l’ex premier Matteo Renzi e il ministro Pier Carlo Padoan. Il primo, già preoccupato da sondaggi poco rassicuranti che vedono il Pd arrancare nelle scelte degli elettori, teme che le misure lacrime e sangue annunciate dal Tesoro possano mettere una pietra tombale alle sue aspirazioni di tornare a Palazzo Chigi; il secondo, invece, impegnato a mettere una pezza agli squilibri sui conti pubblici provocati dalla politica renziana dei bonus, paventa l’avvio di una procedura di infrazione se non saranno soddisfatte le richieste di correzione fatte da Bruxelles.
 
I cittadini temono, giustamente, le conseguenze dell’una e dell’altra scelta politica. Tra le misure già annunciate che preoccupano di più ci sono il taglio alle deduzioni e detrazioni fiscali e la riforma del catasto. In entrambi i casi si tratta di provvedimenti che inciderebbero in maniera sostanziale sui bilanci familiari, già messi a dura prova dalla crisi economica degli ultimi anni e dall’inerzia di governi a guida Pd, più inclini a salvare le banche che non ad aiutare i più deboli.