FARE DI PIU' NELLA LOTTA ALLA JIHAD
di Giacomo Stucchi
Dinanzi ai fatti delle ultime ore, che dimostrano quanto complesse e di che
portata siano sugli scenari internazionali le implicazioni della lotta
all’Isis, è giusto chiedersi cosa i singoli Stati d’Occidente possono fare di
concreto sul loro territorio per difendersi dalla minaccia jihadista. Per quanto
ci riguarda i nostri Servizi, le forze dell’ordine, le procure lavorano
all’unisono e tengono alta la guardia. Ma il governo può e deve fare di più
guardando soprattutto al terrorismo islamico non solo come a un’emergenza da
affrontare sul momento ma come a una lotta che richiede impegno, risorse e
contromisure adatte alla situazione. Insomma, un nuovo approccio in grado di
soddisfare la richiesta di sicurezza che viene dai cittadini. Più forze
dell’ordine nelle grandi città di certo rassicura ma il loro prezioso lavoro
rischia di essere vanificato se non si fa di più su altri fronti. Cominciando,
per esempio, ad espellere subito quegli imam che nei loro sermoni inneggiano
all’odio e che non rispettano le regole di civile convivenza nelle nostre città;
e quelli che invece continuano a rimanere dovrebbero predicare nella nostra
lingua. I Comuni facciano, poi, dei controlli adeguati sulla destinazione d'uso
di un certo tipo di aree, magari della periferia. Si è tollerato molto in nome
della libertà di religione senza sapere quello che veniva detto in questi
centri culturali che poi diventano anche scuole islamiche. Non possiamo oggi
non vedere più queste cose, per troppo tempo abbiamo guardato dalla parte
opposta. Dinanzi alla minaccia del terrorismo jihadista bisogna adottare tutte
le misure necessarie, o mettere in pratica quelle già esistenti, per espellere
subito dal nostro Paese tutti coloro che detengono o diffondono materiale che
inneggi alla guerra santa. In questi casi, infatti, gli ammonimenti non servono
più e per quei pochi immigrati che vengono espulsi, come accaduto a Bologna per
i quattro marocchini sospettati di fare proselitismo jihadista, molti altri
potrebbero continuare a farlo indisturbati.
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