Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, maggio 26, 2015

VENTO DI LIBERTA'

di Giacomo Stucchi
E’ impossibile in questi giorni scindere quando accade negli altri paesi europei con le vicende di casa nostra. Le elezioni in Spagna e in Polonia, sia pur diametralmente opposte nel risultato prettamente politico, hanno però un denominatore comune che consiste nel bassissimo indice di gradimento che ormai le istituzioni europee hanno nell’opinione pubblica. E’ possibile perciò che il governo Renzi, che nel corso della presidenza di turno italiana dell’Ue non ha ricavato un solo risultato degno di nota, e che nei mesi scorsi si è più preoccupato le poltrone nelle sedi comunitarie che non di battere i pugni sul tavolo, venga travolto alle prossime elezioni regionali da questo vento di libertà contro le assurde e rigide regole dei burocrati e dei ragionieri di Bruxelles. La campagna elettorale per le amministrative che volge al termine, con sette regioni e più di settecento comuni al voto domenica prossima, ha infatti detto molto dell’insofferenza dei cittadini verso un governo bravo solo a parlare e ad annunciare le cose. La realtà è che rispetto all’ultimo governo di centrodestra, con dentro la Lega Nord, tutti i parametri economici sono peggiorati: più alta la disoccupazione, alle stelle la pressione fiscale, con il segno negativo la crescita. Un risultato disastroso che ha sempre visto il Pd “protagonista”, prima con il governo tecnico (del quale paghiamo oggi le conseguenze delle sue scelte sciagurate) e poi con quelli politici Letta e Renzi. Più da recente, poi, non una delle riforme varate da Palazzo Chigi ha dato dei frutti concreti e quella più importante, il Jobs act, a oggi non è confortata da dati significativi. A ciò si aggiunga la gravissima situazione sul fronte della sicurezza, con la questione degli sbarchi dei clandestini completamente sfuggita di mano al governo Renzi e con l’Ue che, ancora una volta, solo a parole si dichiara disponibile a farsi carico del problema ma poi nei fatti continua a tergiversare.