DOVE C'E' LA PROMESSA DI RENZI C'E' ANCHE LA FREGATURA
di Giacomo Stucchi
Mancava solo l’annuncio del completamento a breve dei lavori sull’autostrada
A3 Salerno-Reggio Calabria per avere, quasi completo, l'elenco delle promesse
fatte dal premier in questa campagna elettorale per il voto regionale del
prossimo 31 maggio. Abbiamo scritto “quasi completo” non a caso perché è
possibile che, nei prossimi giorni, qualche altro colpo ad effetto venga
studiato dal segretario-presidente pur di riconquistare il favore di
un’opinione pubblica che non sembra più essergli tanto favorevole, come accadde
alle scorse elezioni europee, né incline ad abboccare a nuove vane promesse.
Propaganda a tutto spiano, quindi, anche sulla televisione pubblica dove il
presidente del Consiglio ha giocato, ancora una volta, la carta del “bonus”.
Dopo quello degli ottanta euro elargito nel 2014 a una platea di contribuenti,
che i cittadini hanno però ripagato con gli interessi, a causa dell’aumento
delle tasse locali che i comuni sono stati costretti ad applicare per recuperare
il taglio delle risorse a loro destinate, ecco adesso spuntare il rimborso di
una parte delle somme dovute come indicizzazioni delle pensioni e negate negli
anni scorsi a milioni di pensionati dalla famigerata legge Fornero. Una riforma,
quella voluta dal governo Monti appoggiato anche dal Pd, che solo adesso (in
piena campagna elettorale!) Renzi ha detto di voler cambiare; dopo che per un
anno si è completamente disinteressato al problema, nonostante le innumerevoli
sollecitazioni a muoversi in tal senso da parte della Lega Nord. Ma attenzione,
perché anche in questa promessa c’è la fregatura del governo; che consiste nel
far andare un pò prima la gente in pensione ma con una decurtazione dell’assegno
pensionistico. Insomma, l’elenco delle promesse elettorali è lungo e variegato,
ma parafrasando un vecchio slogan pubblicitario viene da dire che “dove c’é la
promessa di Renzi c’è anche la fregatura”.
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