Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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mercoledì, aprile 08, 2015

SUL DEF PESANO GLI ERRORI DEL GOVERNO

di Giacomo Stucchi
Lungi dal mantenere le promesse annunciate, a cominciare dai precari della scuola ancora nel limbo dell’incertezza dopo l’annuncio di una prossima assunzione almeno per una parte di loro, il governo è ora alle prese con il Documento di economia e finanza. Un passaggio importante reso più complicato dalla politica economica adottata da Palazzo Chigi nei mesi scorsi, che non ha dato i frutti sperati e che costringe ora a fare i salti mortali per far quadrare i conti. I 10 miliardi utilizzati da Renzi per finanziare il bonus degli 80 euro costituiscono infatti la stessa quantità di risorse che serve per scongiurare il disinnesco della clausola di salvaguardia che prevede l’aumento di due punti di Iva dal prossimo anno (dal 10 al 12% nel 2016, al 13% nel 2017 e dal 22 al 24% nel 2016, al 25% nel 2017 al 25,5% nel 2018). Il governo dice di voler reperire i miliardi necessari grazie alla spending review e alla revisione delle detrazioni fiscali, ma si tratta solo di buone intenzioni che abbiamo udito già altre volte e alle quali però non sono poi seguiti fatti concreti. Le uniche certezze sono state i tagli ai Comuni e l’aumento della tasse, soprattutto sulla casa. Ecco perché il varo del Def sta mettendo in allarme i Comuni che temono nuovi tagli alle loro risorse, che a loro volta andrebbero a ripercuotersi o sulla qualità dei servizi (dagli asili nidi ai trasporti, dall’assistenza agli anziani alla raccolta dei rifiuti) che gli stessi erogano, o sull’aumento della tassazione locale. C’è poi il capitolo local tax, la nuova tassa sugli immobili che sostituirebbe l’Imu e la Tasi, che il governo vorrebbe far entrare in vigore nel 2016. Un’eventualità che fa già tremare i piccoli proprietari di casa che di certo non credono più alle promesse dell’esecutivo governo di lasciare invariato il gettito. Doveva essere così, infatti, anche nel passaggio dall’Ici all’Imu e invece l’aumento della tassazione è stato, in alcuni casi, sino a quasi il 200 per cento!