IL DEF FANTASMA
di Giacomo Stucchi
Fermi tutti, abbiamo scherzato! Sembra essere questa la sostanza delle
rassicurazioni fatte dal premier nell’incontro con la delegazione Anci guidata
dal sindaco di Torino Pietro Fassino, giustamente preoccupato dall’annuncio
degli ennesimi tagli agli enti locali. Il presidente del Consiglio ha però
rassicurato tutti dicendo “che allo stato attuale un testo del documento non
esiste, esistono bozze di lavoro che non vanno assunte come decisioni adottate,
e in particolare che il Def che si appresta a varare non prevede nuovi tagli a
carico dei Comuni". Insomma, quanto annunciato nella conferenza stampa
dell’altro giorno sembra di colpo equivalere all’aria fritta. Non che avessimo
mai nutrito grandi speranze nell’attendibilità delle previsione e dei numeri
citati in quella sede ma un così radicale dietrofront, tale da far sembrare il
Documento di Economia e Finanza un fantasma, è davvero sorprendente. Eppure,
dopo la presentazione del Def da parte del premier, ai sindaci era sembrato di
capire che sul tavolo ci fossero, tra l’altro, tagli alle risorse destinate
agli enti locali; e che invece, a questo punto, dovrebbero riguardare
qualcos’altro. Poiché alla riunione con l'Anci pare fossero presenti, tra gli
altri, il sindaco di Roma Ignazio Marino, quello di Firenze Dario Nardella e
quello di Napoli Luigi De Magistris, e per l'esecutivo il premier Matteo Renzi
oltre al neo ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, non vorremmo che
una così alta concentrazione di rappresentanti del Pd abbia portato, alla fine,
più a un accordo tra correnti del maggior partito di governo che non a un
confronto serio sulle esigenze dei Comuni. La verità è che ancora una volta alle
parole del premier continuano a non seguire fatti concreti ma faremo di tutto
per impedire in Parlamento che ai Comuni vengano imposti nuovi tagli alle
risorse e ai cittadini una nuova stangata fiscale.
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