Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, novembre 29, 2011

IL GRANDE BLUFF

di Giacomo Stucchi


Tra i rischi insiti nel governo Monti c’è quello di una certa assuefazione dell’opinione pubblica al fatto che un signore, per quanto distinto e per bene, sia stato messo a Palazzo Chigi senza aver chiesto permesso al popolo! E’ vero che la storia di questo Paese è fatta di fasi alterne e controverse ma è la stessa storia ad insegnare che tutte le volte che la democrazia e la politica hanno in qualche modo abdicato alla loro funzione sono stati dolori per tutti. E’ singolare che in questi giorni giornalisti e osservatori si appassionino tanto al tema del destino dell’alleanza tra la Lega Nord e il Pdl, sul quale peraltro tanto il nostro Segretario Federale Umberto Bossi, quanto gli ex ministri Calderoli e Maroni, sono stati in più occasioni molto chiari spiegando che tutto dipenderà da come il Pdl voterà in parlamento i singoli provvedimenti, e non si concentrino invece sull’anomalia di un governo ‘tecnico’, insediato in tutta fretta senza alcun consenso popolare, che utilizza però il manuale Cencelli per la spartizione delle poltrone di vice ministro e sottosegretario. Il virgolettato non è un refuso ma è voluto per sottolineare il fatto che ci troviamo dinanzi ad un grande bluff. La ‘triplice’ Pd,Pdl e Udc, con la scusa dell’emergenza economica e finanziaria (che come i fatti stanno dimostrando è di natura internazionale e non dipende certo da chi siede a Palazzo Chigi) si è insediata nella stanza dei bottoni: il Pdl tradendo il voto con gli elettori e rompendo di fatto un’alleanza con il Carroccio che è stata sancita nel 2008 dal voto di milioni di cittadini, Pd e Udc rendendosi artefici del primo ribaltone del nuovo millennio. Dicono di voler salvare il Paese ma intanto smantellano le riforme varate dal governo di centrodestra, eletto e legittimato dal popolo; piazzano i loro uomini nelle stanze più delicate del potere centrale; cominciano a porre le condizioni per favorire gli interessi di chi li ha tanto sponsorizzati, e si pongono come obiettivo principale quello di scomporre l’attuale quadro politico per crearne uno nuovo a tavolino, magari dopo aver confezionato una legge elettorale che tarpi le ali ai movimenti autenticamente popolari e democratici, come la Lega Nord, e favorisca invece i partiti messi su nei CdA di qualche banca. Un disegno che serve a far inghiottire le amare cure da cavallo, già annunciate, per le quali pagheranno i pensionati con quarant’anni di contributi versati ai quali sarà negato il loro diritto di andare subito in pensione. Pagheranno anche i proprietari di un solo appartamento che saranno considerati ‘benestanti’, quindi da spremere o peggio ancora da stangare se oltre alla prima casa, magari possiedono una casetta, spesso del valore di poche decine di migliaia di euro, in una delle nostre valli. E’ tutta qui la strategia del governo Monti: più tasse per tanti e più vantaggi per pochi.