Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, novembre 24, 2011

IL GOVERNO MONTI? ANOMALO E INADEGUATO

di Giacomo Stucchi


Lo avevamo detto sin dal primo momento e lo ribadiamo ora che il governo Monti è pienamente operativo: molte cose di questo esecutivo ci lasciano perplessi. In primo luogo, l’atteggiamento dei ministri. I responsabili dei dicasteri, infatti, o stanno in silenzio stampa, seguendo uno stile che in una società democratica non è proprio il più indicato, oppure parlano (come ha fatto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ospite di ‘Otto e mezzo’) in astratto e non di cose concrete. Tanto che viene da chiedersi se la scelta della sobrietà, anche nella comunicazione, non sia dettata dall’incertezza sulle cose da dire. In secondo luogo, non si era mai visto (almeno a mia memoria) un Parlamento così silente, ma anche inerte, in attesa di esaminare provvedimenti sui quali, per avere maggiori informazioni, i parlamentari possono solo leggersi le indiscrezioni sui giornali. E’ singolare poi il fatto che i dirigenti dei partiti di maggioranza (Pd, Pdl, Udc, Fli e Api), che sino a questo momento alla Camera e al Senato non hanno ancora cominciato a discutere di nulla, siano costretti a parlarsi tra loro quasi in clandestinità. Perché sanno che se lo facessero alla luce del sole, e cioè in Parlamento, potrebbero suscitare la legittima ira dei rispettivi elettorati che, di certo molto più coerenti dei dirigenti dei loro partiti, proprio non ci stanno a mettere nel cassetto i loro programmi in nome di un governo di tecnici e di banchieri. A giudicare dagli effetti sui mercati non pare proprio che il governo Monti stia tranquillizzando gli investitori, anzi la volatilità economica e finanziaria cresce e si allarga anche ai titoli degli altri Paesi dell’Eurozona, dimostrando così che il governo Berlusconi non c’entrava nulla con la crisi che era, e rimane, globale. Si dice che sia passato poco tempo dall’insediamento del nuovo governo per vedere provvedimenti concreti e quindi i primi risultati, almeno di un’inversione di tendenza. Vero, ma solo in parte. In primis, perché di un probabile governo Monti si parlava già da settimane, e forse anche mesi, e quindi sarebbe stato opportuno che almeno il professore della Bocconi sapesse già cosa fare una volta insediato in tutta fretta a Palazzo Chigi. Inoltre, la situazione di emergenza, in nome della quale Monti è diventato presidente del Consiglio (che ha anche visto qualche strattone alle regole della democrazia parlamentare), avrebbe richiesto di adottare provvedimenti in due o tre giorni. Invece non è stato così. Le borse e lo spread rimangono sulle montagne russe, di contro sono già numerose le deroghe al principio, sacrosanto, che questo governo avrebbe dovuto occuparsi solo dell’emergenza economica. Basti pensare alle misure già adottate per Roma Capitale o a quelle annunciate sulla cittadinanza agli immigrati: forse Monti ha discusso anche di questo coi suoi colleghi a Bruxelles e a Strasburgo? La verità è che con il passare dei giorni i nostri timori sull’inadeguatezza di questo governo ad affrontare la crisi stanno, purtroppo, trovando puntuale conferma e le forze politiche che lo stanno appoggiando se ne assumeranno la responsabilità dinanzi al Paese.