Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, luglio 01, 2011

MANOVRA, SALVAGUARDATI GLI INTERESSI DEL NORD

di Giacomo Stucchi


L’approvazione della manovra economica in Consiglio dei Ministri è arrivata dopo un confronto serrato nella maggioranza che è servito a mettere sul tavolo le diverse proposte. Un primo risultato, diretta conseguenza dell’agenda politica dettata a Pontida, era stato già nei giorni scorsi lo stop ai tagli lineari. Tali misure, forse, possono essere servite sul piano dei grandi numeri, e quindi della stabilità dei conti pubblici, ma hanno di certo penalizzato gli Enti locali virtuosi della Padania, la parte più produttiva del Paese, costretta come sempre a tirare la carretta. E’ giusto quindi che i tagli alla spesa pubblica incidano più sui costi della burocrazia centrale, da sempre un pachiderma dai costi incontrollabili, o in quegli enti periferici che hanno sperperato il denaro pubblico. In tal senso va considerato il no della Lega Nord al decreto legge per far fronte all’emergenza rifiuti che sta interessando Napoli. La Regione Campania, sull’onda dell’emergenza, è già stata aiutata dallo Stato, l’ultima volta nel 2008 proprio dal governo di centrodestra, ma nel frattempo sul fronte dei rifiuti non ha fatto nulla per avviare un circolo virtuoso. Un’inadempienza che adesso non può essere scaricata su tutte le altre regioni che invece hanno provveduto a smaltire i propri rifiuti. Sui Comuni la Lega Nord ha chiesto e ottenuto che agli Enti virtuosi venga data la possibilità di utilizzare le proprie risorse senza essere vincolati dal patto di stabilità interno. Le notizie che arrivano dal territorio sono di sindaci ed amministratori che non ce la fanno più ad andare avanti. A rischio ci sono la realizzazioni di opere pubbliche, importanti per le comunità, ma anche il pagamento dei fornitori. C’è un altro fronte sul quale il Carroccio ha ottenuto un altro risultato ed è quello relativo all’età di pensionamento delle donne nel settore privato. L’iniziale proposta di portare da subito il pensionamento a 65 anni è stata accantonata per procedere invece in modo graduale all’innalzamento ma a partire dal 2020. Una decisione che, in un Paese come il nostro dove né le famiglie né le donne godono di forme di tutela particolari, soprattutto quando cresce il numero dei componenti del nucleo familiare, auspichiamo serva anche ad introdurre nel medio periodo misure di sostegno alla famiglia. La Lega Nord, che ha recepito forte e chiaro il messaggio lanciato dagli elettori, ha fortemente voluto il varo di una manovra il più possibile equa e sopportabile dai cittadini e comunque con un punto fermo: la stabilità dei conti pubblici e la riduzione del deficit sono vitali per l’economia generale (soprattutto in un sistema globale che non permette più protezionismi di alcun tipo), ma queste necessità non possono essere soddisfatte a scapito della qualità della vita dei cittadini.