Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, giugno 23, 2011

L'ECO DI PONTIDA FORTE E CHIARO NEL MONDO POLITICO

di Giacomo Stucchi


Straordinarie queste opposizioni. Innanzi tutto per essere tante e poi per essere anche così diverse tra loro. Al punto che il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, che quando inizia a parlare a braccio si sa da dove comincia ma non dove vada a parare, ha ammesso, nel corso del dibattito alla Camera sullo stato della maggioranza, di aspettare di essere convocato dal Pd per sapere che cosa fare! Un’ammissione totale se non di “colpevolezza” politica, di certo di inconcludenza. Come inconcludenti sono state del resto le parole di Bocchino e Casini che ormai, quando intervengono in un dibattito politico, sembrano avere solo un conto aperto con il premier Berlusconi e, perdendo di vista del tutto l’interesse dei cittadini, ambiscono soltanto alla possibilità di poterlo regolare al più presto. Sul Pd invece, se possibile, c’è ancora meno da commentare. Perché a Bersani, così come alla classe dirigente del Pd, bisognerebbe innanzi tutto che qualcuno spiegasse che le amministrative e i referendum non hanno registrato una vittoria del loro partito. Tanto è vero che sia a Milano sia a Napoli, i candidati a sindaco, sul cui operato vigileremo attentamente, non sono iscritti del Pd. Sul referendum poi non crediamo che i dirigenti del Pd possano avanzare alcun tipo di primogenitura, ne' trarne chissà quali conclusioni a loro favore dal momento che sia il nucleare sia l'acqua sono temi che esulano dagli schieramenti politici e anche per questo hanno portato alle urne tanta gente. Per cui tanta baldanza nell’esplicitare la presunta validità delle proprie tesi politiche, sia che questo avvenga nel corso di dibattito parlamentare o di una partecipazione ad un programma televisivo, non è davvero giustificata. La conclusione è che, fuori dalla coalizione di centrodestra, l’alternativa per una guida seria del Paese non esiste. Tuttavia il fatto che gli oppositori non siano all’altezza della situazione non significa che nella maggioranza ci si possa crogiolare. Perché l’obiettivo della coalizione di governo, oltre a misurarsi, o se il caso confrontarsi, con gli avversari, è soprattutto quello di pensare agli interessi dei cittadini. Ecco perché, sulla base del programma dettato a Pontida dal popolo della Lega, occorre che il Governo marci spedito con vigore e con una nuova spinta riformatrice che permetta di ottimizzare il periodo che manca da qui alla fine della legislatura. Come parte essenziale e determinante della maggioranza, il Carroccio ha poi il dovere di mettere a frutto ogni minuto dei prossimi mesi ed ogni occasione che si presenti utile a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi. In tal senso l’eco della linea politica dettata nel nostro raduno sul suolo bergamasco è stato forte e chiaro nel mondo politico, dentro e fuori il Parlamento, e deve servire da sprone ad accelerare. Per passare, come ha giustamente detto il nostro Segretario Federale Umberto Bossi, dalle parole ai fatti.