Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, giugno 07, 2011

CON I DIVARI ECONOMICI TRA PADANIA E SUD PIU' DIFFICILE LA RIPRESA

di Giacomo Stucchi



Se tra i vecchi e nuovi oppositori del Governo ci fosse qualcuno in grado di suggerire soluzioni concrete ai problemi del Paese lo ascolteremmo con piacere. Purtroppo però, al di là dei soliti ragionamenti privi di costrutto e dei consueti attacchi al Governo con conseguente richiesta di dimissioni, non si registra una sola proposta degna di nota. Il messaggio che gli elettori hanno dato al centro destra è stato molto chiaro. Ecco perché bisogna andare avanti cercando di coniugare il completamento delle riforme già avviate, con l’approvazione di tutti i decreti attuativi del federalismo fiscale, con una graduale riduzione delle tasse alle famiglie e alle imprese. Sono però ingiuste, oltre che false, le critiche di chi sostiene che il Governo sia rimasto a guardare dinanzi agli effetti negativi della lunga crisi economica. E’ vero invece che le conseguenze che la congiuntura sfavorevole continua a portarsi dietro (basti pensare agli interventi del Governo per finanziare la cassa integrazione) hanno di fatto “bruciato” ingenti risorse, ma per fortuna hanno evitato il peggio a molte famiglie. Le misure del Governo per combattere la crisi, così come la stabilità dell’esecutivo e dei conti pubblici, ci sono quindi state ed hanno fatto la differenza tra noi e altri Paesi dell’area euro che oggi hanno grosse difficoltà ad agganciare la ripresa economica. Certo, guardando in casa nostra, ci sarebbe piaciuto fare di più. Nessuno però può negare che chiunque si trovi a governare nel nostro Paese deve fare i conti con problemi strutturali e atavici di un sistema economico e sociale molto variegato, che vede tra l’altro la Padania che produce e un sud che nel migliore dei casi arranca. A tal proposito l’Istat certifica infatti che nel 2010 l’indicatore economico della crescita è positivo. Il Pil nazionale registra un +1,3%, frutto però di un divario territoriale che vede la ripresa soprattutto nel Nord-est (dove il Pil nel 2010 è avanzato del 2,1%, un dato che supera quello della media dei Paesi euro che si assesta su 1,7%) a fronte di un Sud che a livello di crescita rimane a +0,2%. Si tratta di numeri che danno l’idea di quanto sia difficile far decollare un economia penalizzata da profonde differenze e che tuttavia occorre superare con provvedimenti di peso in grado di dare una scossa al sistema. In questo quadro perciò sia la stabilità politica, che la Lega Nord e il Pdl hanno garantito tutte le volte che hanno governato, sia la tenuta in ordine dei conti pubblici, sulla quale vigila il ministro dl Tesoro Tremonti, sono da considerare un valore aggiunto. Soprattutto rispetto ad una sinistra che anche dopo il risultato delle amministrative, che si pensava foriera di qualche novità, propone sempre la solita minestra riscaldata delle grandi ammucchiate, e in più coi suoi protagonisti che hanno già ripreso a litigare tra loro. Insomma, il solito ginepraio romano che mette insieme tutto e il suo contrario.