Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, settembre 24, 2009

LE SCRITTE DEMENZIALI NON FERMANO LA LEGA

di Giacomo Stucchi

Le scritte contro i respingimenti e il razzismo comparse sui muri della sede della Lega Nord a Milano, in via Bellerio (l'azione è stata peraltro ripresa in un video pubblicato su Youtube dagli stessi autori del gesto, che si firmano Corsari Milano) la dicono lunga su quanto stia dando fastidio a qualcuno l’azione politica del Carroccio. Le scritte "Lega la Lega", "No ai respingimenti", "Stop razzismo", in nero "Per una città multiculturale" e "Abba vive", come si vede nel suddetto video intitolato "Assalto alla Lega. Atto terzo", sono un sintomo di come le stiano tentando davvero tutte per cercare di impedirci di andare avanti. Ne parliamo non per dare importanza agli imbecilli autori degli atti vandalici, ma perché in primo luogo si tratta del terzo intervento di questo tipo fatto dal gruppo nei confronti della sede del partito; in secondo luogo per mettere in guardia militanti e simpatizzanti sul fatto che, a nostro avviso, si tratta di una vera e propria provocazione alla quale bisogna rispondere solo continuando a lavorare nell’esclusivo interesse dei cittadini. Certo le mura imbrattate con frasi ingiuriose danno molto fastidio, ma il nostro è un movimento fatto da persone determinate ma assolutamente pacifiche. Basta vedere del resto le foto pubblicate su alcuni blog (come per esempio quello del sottoscritto), che ritraggono tra l’altro momenti di aggregazione conviviale dei nostri militanti nelle varie feste del Carroccio, per capire come il Carroccio non abbia davvero niente a che vedere con il razzismo, la xenofobia e tutto quanto appartiene ad un repertorio che non ci riguarda, né ci interessa. Ma il punto è che quando un movimento come il nostro, che non risponde ad interessi di parte che non siano soltanto quelli dei cittadini che lo votano, comincia a consolidare un consenso elettorale che si esprime in percentuali molto significative ormai da tempo, e per giunta in zone tradizionalmente considerate come veri e propri bastioni della sinistra (vedi l’ex “Emilia rossa”), allora i nostri avversari non sanno più che pesci pigliare. Naturalmente noi non sappiamo chi ci sia dietro ai “Writers” che hanno preso di mira la sede della Lega Nord di Milano, imbrattandone i muri con le loro scritte demenziali, ma abbiamo la sensazione che non si tratti di episodi fine a se stessi. Nel commento alla pubblicazione del video sull’ultimo atto vandalico, si legge: "Corsari Milano tornano per la terza volta alla sede della Lega di via Bellerio a lasciare un segno contro le politiche razziste e xenofobe della Lega. Fuori dalla nostra città". Difficile pensare che un simile atto ripetuto per ben tre volte sia opera di qualche esaltato isolato e non, invece, un maldestro quanto inutile tentativo di screditare il nostro movimento. In ogni caso chiunque sia l’artefice di queste, chiamiamole così, “manifestazioni di libero pensiero”, e qualunque sia il suo scopo, sappia che la Lega Nord non solo non si fa intimidire da alcuno ma, anzi, se provocata trova sempre nuova linfa per la sua azione politica fuori e dentro il Parlamento. Lo dimostra il fatto, per esempio, che proprio a Milano, domani e sabato, si parlerà di immigrati e lavoro, sicurezza, integrazione, ma anche cooperazione con i Paesi d'origine, nel corso della seconda conferenza nazionale, alla quale sarà presente anche il ministro dell’Interno Maroni, dal titolo 'L'immigrazione in Italia tra identità e pluralismo culturale’, organizzata dal Ministero dell'Interno con l'ANCI (Associazione dei comuni italiani), in collaborazione con l'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, che ospiterà la manifestazione. Si tratta, crediamo, di un segno evidente di quanto siano inutili tutti i tentativi di impedire alla Lega Nord di continuare a parlare alla gente.