Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, novembre 02, 2017

RENZI SCENDE DAL TRENO PER RIFUGIARSI DA OBAMA



di Giacomo Stucchi

La defezione di Matteo Renzi dalla campagna elettorale per l’elezione del nuovo governatore della Sicilia, con la “distrazione” del viaggio negli Stati Uniti per partecipare all’Obama Foundation di Chicago, la dice lunga sulle quasi inesistenti aspettative di vittoria che il Pd ha in Sicilia il prossimo 5 novembre. L’impressione, però, è che la lontananza non sia limitata solo all’assenza totale dalla campagna elettorale siciliana, dove peraltro il candidato del Pd Fabrizio Micari è stato lasciato completamente solo da tutti i dirigenti Dem, ma sia anche un modo per marcare la distanza, che in questo momento esiste, da una leadership di governo che il segretario del Pd obtorto collo è costretto ad appoggiare ma che non vede più come una sua diretta emanazione. Lo scontro istituzionale sulla riconferma di Ignazio Visco a governatore della Banca d’Italia, del resto, è solo la punta dell’iceberg di diffidenza e sfiducia che ormai caratterizza i rapporti tra esponenti del Pd, dentro e fuori il governo. Il fatto è che il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, mentre scaldava la poltrona al suo segretario, deve averci preso talmente gusto nell’occupare il suo nuovo ruolo da non avere più la minima intenzione di lasciarlo. Sicché l'ex inquilino di Palazzo Chigi deve aver pensato che, in questa fase, con una quasi certa sconfitta elettorale alle porte (l’ennesima!) e un capo dell’esecutivo del quale diffidare sempre più, era meglio andare oltreoceano anziché continuare a girare con il suo treno per il Paese a prendere fischi e insulti in tutte le stazioni. Già, perché se l’iniziativa del tour in treno doveva servire al segretario del Pd per riconquistare consensi, di certo ne avrà tratto le sue conclusioni; visto che non c'è stata una sola tappa in cui la sua presenza non sia stata oggetto di contestazioni da parte dei cittadini. Che, d'altra parte, non possono che essere arrabbiati per essere stati presi continuamente in giro dai governi Letta-Renzi-Gentiloni, che hanno promesso mari e monti, ma poi non hanno fatto neppure il minimo sindacale.

2 Comments:

At 12:56 PM, Blogger Giuseppe Cavallo said...

Sagge e sante parole!

 
At 12:57 PM, Blogger Giuseppe Cavallo said...

Come la realtà ha dimostrato

 

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