Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, settembre 14, 2017

IL PD E IL GOVERNO PERDONO LA BUSSOLA



di Giacomo Stucchi

Il dietrofront del Pd sullo Ius soli è la prova evidente di come questo partito, e di conseguenza il governo guidato da suoi esponenti, navighi a vista senza avere bene in mente le priorità del Paese. I numeri che il Pd dice di non avere in Parlamento per approvare il suddetto provvedimento, tanto da indurre Luigi Zanda,presidente dei senatori Pd, a rinviare il voto del Senato, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio a definire tale decisione “un atto di paura grave”, e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a metterci una pezza con le sue ultimi rassicurazioni, in realtà sono sempre stati in bilico anche nei mesi scorsi. Ma il partito di Renzi, come purtroppo capita spesso, anziché guardare ai problemi sul tappeto con sano realismo e responsabilità, prendendo atto da subito che la percezione di insicurezza suscitata dalla massiccia presenza di immigrati sul nostro territorio ha raggiunto nell’opinione pubblica indici molto elevati, ha preferito continuare a giocare con la demagogia. La realtà è che se il numero delle persone favorevoli alla concessione della cittadinanza italiana, ai figli di immigrati nati nel nostro Paese, è drasticamente diminuito nel corso di quest'anno, è perché quasi nessuno vuole fare concessioni sul fronte dell'immigrazione; e il dibattito parlamentare che si è incrociato con questo sentimento diffuso ha portato il Pd ad affossare un provvedimento per paura di perdere consensi elettorali. Il Pd quindi dovrebbe chiedere scusa ai cittadini per aver fatto perdere tempo al Parlamento (che lo scorso agosto ha approvato il disegno di legge sullo Ius soli alla Camera). Tutto questo dimostra inoltre come il partito di maggioranza relativa ha perso completamente il controllo della situazione; e non sa neppure quale siano i provvedimenti legislativi davvero prioritari per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Basti pensare che, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, la Camera è stata impegnata per il voto sulla legge Fiano. Un provvedimento, approvato dalla sinistra, che punisce "chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista". Insomma, siamo al delirio.