Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, maggio 03, 2017

QUELLA PALUDE CHE RENZI CONOSCE BENE



Con tutto il rispetto per chi in buona fede è andato a votare per le primarie del Pd, il dubbio che qualcosa non vada in questo meccanismo è più che legittimo. Se persino l'attuale ministro guardasigilli del governo Gentiloni, e prima ancora del governo Renzi, Andrea Orlando, mette in discussione la correttezza dei risultati ufficiali forniti  dagli organi statutari del partito, sostenendo che  sono andati a votare meno persone di quelle dichiarate ufficialmente e che i consensi a favore di Renzi sono al di sotto della fatidica soglia del 70%, siamo davvero alla frutta.

Si parla tanto dell’agenda politica del neo segretario del Pd,  e delle cose che potrebbe ritenere prioritarie portare avanti, ma il punto è che riesce davvero difficile pensare che l'attuale partito di maggioranza relativa, con l’aria di diffidenza che tira,  possa davvero mettere a frutto i mesi che rimangono di questa legislatura. Altro che agenda delle cose da fare,  la sensazione è che nelle prossime settimane saranno ancora botte da orbi al Largo del Nazareno.  La guerra di cifre sui risultati delle primarie potrebbe monopolizzare l’attenzione  a  scapito dei problemi del Paese che, dalla disoccupazione alla crisi economica che non molla, rimangono irrisolti. 

Insomma, se a cinque mesi dalla vittoria del No al referendum costituzionale “la palude regna sovrana” , come ama ripetere Renzi, è bene ricordare che il Pd ha contribuito molto a crearla. Tutti sanno che il Paese è rimasto in balia delle lotte intestine di questo partito, culminate prima con la scissione di D’Alema e Bersani e poi con gli scontri congressuali, tra i candidati alla segreteria Renzi, Emiliano e Orlando. Tutto è rimasto fermo in attesa dell’elezione del nuovo segretario. Basti pensare alla legge elettorale. Soltanto dopo l’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente della Camera, Laura Boldrini, si è vista costretta a convocare la conferenza dei capigruppo che ha fissato per il prossimo 29 maggio l’approdo in Aula della nuova legge elettorale. Vedremo. Il timore è che, al di là del dibattito sul nuovo sistema di voto, il Paese rimanga ancora ostaggio delle vicende interne al Pd; e in una democrazia compiuta tutto questo non dovrebbe accadere.

1 Comments:

At 12:03 PM, Blogger Unknown said...

"La palude" lo ha creata Renzi stesso nei precedenti 3-4 anni, attraverso misure che non solo non hanno fatto ripartire l'economia ma, hanno portato ad oltre 1/4 della Popolazione Italiana alla Povertà, misura che sarebbe ancora maggiore se non esistessero gli "Ammortizzatori Sociali Sicuri", rappresentati dall'aiuto che noi Genitori forniamo ai figli, magari tornando come contropartita in vecchie abitudine di fanciullezza, come la carne alla domenica e le patate bollite alla sera.... ma questo mondo, che solo perché in parte (purtroppo!!) si è deciso a vincere il disgusto e votare (non certo per il SI!) nel Referendum del 4 Dicembre scorso, non è mai stato conosciuto dal "Boy Scout nazionale", la rinuncia e la sofferenza sono situazioni che spesso, a chi si definisce "progressista" danno molto fastidio, oltre che imbarazzo! La palude per Renzi è arrivare ad un sistema di voto alla "tedesca", proporzionale per lista con il taglio sotto al 5%. Così ha già un accordo, diciamo un Nazzareno 2.0. pronto con le rassicurazioni di Chi non vuole perdere i suoi Media a favore di qualche magnate francese. Penso che stia a noi, alla Direzione della Lega, non perdere tempo su Chi dovrà essere Candidato Premier (Berlusconi non lo concederà mai, come già citato ha l'alternativa!)ma, chiudere al più presto un accordo sui contenuti che metta al primo posto la situazione di grave crisi per tante famiglie del Paese, l'aiuto concreto alle Piccole-Medie Aziende tramite taglio significativo della tassazione (ovviamente in cambio del non cercare paradisi esteri) e commesse, anche in cambio di quanto lo Stato deve alle stesse e oltre, e la realizzazione del vero Federalismo Regionale, nel quale vengono responsabilizzate le stesse sui bilanci e sui costi standard da adottare. Dalla palude si può uscire, non dico ripulirsi gli abiti completamente, ma si può uscire in poco tempo (ma senza Renzi)!

 

Posta un commento

<< Home