Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, aprile 18, 2017

COSA CELANO I PROVVEDIMENTI ECONOMICI VARATI DAL GOVERNO GENTILONI

di Giacomo Stucchi
Si scrivono Def e manovrina ma si leggono  "probabile inganno". E' questa la migliore sintesi per rendere bene l’idea di cosa dobbiamo aspettarci dai provvedimenti economici varati dal governo alla vigilia delle festività pasquali. Dalle parti di Palazzo Chigi continuano a parlare di incentivi alla crescita ma la realtà è un'altra.
 
Basti pensare all’estensione dello split payment (ovvero il pagamento dell'Iva direttamente all'Erario da parte dell'ente pubblico) che dal 1° luglio 2017 varrà anche per i professionisti che eseguono prestazioni nei confronti della Pubblica Amministrazione. Costoro incasseranno solo l’imponibile, mentre l'Iva sarà versata all'Erario dalla stessa pubblica amministrazione, invece che al fornitore. In parole povere si cerca di far versare direttamente l’Iva dai soggetti pubblici che ricevono beni e servizi pur di raschiare il fondo del barile dei conti pubblici. Se, per un verso, infatti, questo dovrebbe comportare un aumento del gettito Iva di almeno 1,2 miliardi, dall'altro verso, la conseguenza sarà di togliere ai fornitori e professionisti liquidità e Iva a credito, in molti casi indispensabili per andare avanti e sopravvivere a una pressione fiscale divenuta insopportabile.
  
Altro che crescita, qui siamo al ko! E non è finita. Perché nella cosiddetta manovrina, cresciuta strada facendo nei contenuti, hanno messo un pò di tutto. Grazie alla formula – “salvo intese” – con la quale il decreto è stato approvato dentro il testo sono finite norme di ogni tipo: dalle piste ciclabili all’Iva, dall’Anas ai mondiali di golf, dalle auto elettriche alla stadio della Roma. Insomma, più che la correzione dei conti chiesta da Bruxelles, si tratta del solito decreto omnibus, una specialità dei governi a guida Pd.
 
Se poi a tutto questo aggiungiamo le dichiarazioni del ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, che nei giorni scorsi ha considerato l’aumento dell’Iva come qualcosa di più di una semplice ipotesi (ancorché smentita da Renzi), ma anche le spese previste nel Def per i costi di accoglienza agli immigrati clandestini, che nel 2017 potrebbero toccare la cifra record di 4,6 miliardi di euro, si ha l’idea di quale futuro abbia in serbo il governo Gentiloni per i cittadini.