MENTRE NEL PD SI FANNO GUERRA IL PAESE AFFONDA
di Giacomo Stucchi
A quanto pare i gufi citati da Renzi volano per lo più dentro il Pd. E’ in
quel partito, infatti, che il segretario- presidente non riesce proprio a
mettere d’accordo le diverse anime e correnti che lo agitano di continuo.
Vogliono far credere ai cittadini che si battono per delle buone riforme ma
quella costituzionale e l’Italicum, per come sono state concepite, non sono
certo un buon viatico per la democrazia. Noi della Lega Nord lo abbiamo sempre
denunciato, fuori e dentro il Parlamento, mentre nel Pd gli oppositori di Renzi
lo hanno lasciato fare. Adesso che il premier ha preso la batosta elettorale e
non miete più gli stessi consensi di prima, ma anzi li perde costantemente, la
minoranza dem ha deciso di giocare la partita della vita e della sopravvivenza
politica. Nel frattempo, però, chi pensa al Paese? Nessuno e i fatti sono lì a
dimostrarlo. A cominciare dalla riforma del lavoro, il Jobs Act, che avrebbe
dovuto segnare la svolta per favorire l’occupazione e che invece, stando
all’Istat, procede come i gamberi: un passo avanti e due indietro. L'aula del
Senato ha approvato l'ennesimo ddl omnibus (questa volta sulla riforma della
Pubblica Amministrazione) che delega il governo a fare tutto e niente; e vedremo
quali saranno nel tempo i risultati. Il premier poi se la prende persino coi
sindaci che in realtà, siano di destra, di sinistra o di centro, coi continui
tagli ai loro bilanci, altro non possono fare che aumentare la tassazione locale
per garantire i servizi. Molti di loro, soprattutto al nord ma non solo,
amministrano come potrebbe fare un buon padre di famiglia e anche quando hanno
la possibilità di spendere dei soldi pubblici, per realizzare delle opere, hanno
letteralmente le mani legate da vincoli assurdi.
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