CROLLA L'ECONOMIA MA NEL PD SI PENSA SOLO A LITIGARE
di Giacomo Stucchi
Mentre il Paese affonda, come dimostra l’ulteriore crollo della produzione
industriale a ottobre, segnalato dall’Istat, nel Pd più che alle riforme e ai
provvedimenti economici si pensa alla resa dei conti. Questo stato di cose, che
non può che riflettersi su una pessima azione di governo che non riesce a
risolvere nessuno dei molti problemi ancora sul tappeto, è da irresponsabili.
Purtroppo però non si tratta di una novità perchè, a dispetto della propaganda
governativa, la legislatura in corso ( e non solo questa) è sempre stata
condizionata dai tradimenti all’interno del Pd. Prima quello che fece mancare i
voti per l’elezione di Prodi al Quirinale, e poi l’altro, forse ancora meno
digerito nel Pd, della defenestrazione di Letta da Palazzo Chigi dopo l’ormai
famigerato “stai sereno Enrico”. Insomma, altro che riformisti e cambio di
verso, la storia del Pd al governo in questa tormentata legislatura è tutta qui;
e le disastrose conseguenze, soprattutto sul fronte economico, si vedono. Il
presidente del Consiglio, sopravvalutando le sue possibilità e quelle del suo
stesso partito, ha fatto partire un treno complesso, come quello delle riforme
costituzionali, quando invece avrebbe dovuto aggredire subito l’economia con
provvedimenti forti. Invece, dopo quasi due anni di legislatura, siamo ancora
qui a discutere di questo o quell’altro emendamento alla riforma costituzionale.
La verità è che nel Pd tirano solo a campare e avrebbero continuato a farlo
ancora se non fosse che la questione delle possibili dimissioni di Napolitano ha
messo un pò tutti con le spalle al muro; e costretto molti a scoprire le carte.
Del resto è difficile immaginare che i reiterati diktat al governo da parte di
Junker (cui Renzi avrebbe dovuto fare cambiare idea sul nuovo corso delle
politiche dell’Ue!), che senza tanti giri di parole ha detto chiaro e tondo di
non fidarsi più di tanto delle belle parole del premier, siano del tutto
casuali. Il problema è che i conti aperti nel Pd finiremo per pagarli tutti.
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