Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, gennaio 03, 2014

UN GOVERNO SEMPRE FERMO AL PALO

di Giacomo Stucchi

E’ incredibile ma mentre il Paese soffre per una crisi economica che sembra non finire  mai, anche per le incerte prospettive che comprimono i consumi di chi ha ancora uno stipendio fisso,  o per le speranze ridotte al lumicino di chi  ha perso il lavoro e non riesce più a trovarlo, l’attenzione del Pd di Renzi è rivolta anche agli immigrati e alle unioni civili!  Una contraddizione che, purtroppo, non è l’unica a caratterizzare la politica a livello centrale, che  si annuncia per i cittadini  più inconcludente di quella portata avanti da Palazzo Chigi nell’anno appena concluso. Archiviato infatti un 2013 del tutto negativo sul fronte dell’azione dell’esecutivo, sia sul piano del risanamento dei conti pubblici (con una spesa dello Stato del tutto fuori controllo), sia su quello degli aiuti alle imprese e alle famiglie (che per l’anno appena cominciato si trovano già a fare i conti con una raffica di aumenti e con nuovi balzelli), l’avvento di Renzi alla segreteria del Pd sembra non modificare  la prospettiva e l’efficacia del governo.  Mentre tutto tace sul fronte delle misure governative, da adottare per venire a capo della crisi economica, si registra una frenetica attività  relativa al solito balletto per il cambio di ambite poltrone ministeriali.  Non vogliono chiamarlo “rimpasto”, per non evocare metodi da Prima Repubblica, ma sempre di corse alle poltrone si tratta. Per il resto, solo molti slogan e poche idee concrete. Le stesse tre proposte per riformare  il sistema di voto appaiono più un tentativo del segretario del Pd di  smarcarsi  dalla scomoda alleanza con Letta e Alfano  che  non un concreto tentativo di mettere d’accordo le forze politiche. Insomma, le mosse del maggior partito della coalizione di governo, a guida Renzi, non sembrano costituire quella svolta tanto attesa dallo stesso elettorato del Pd. La sensazione è che, ancora una volta, il governo Letta rimanga fermo al palo in attesa degli eventi, incapace di risolvere i drammi della disoccupazione  e della stagnazione economica.